Gregorio: «A Rio voglio salire sul podio»

La sciabolatrice salernitana non s’accontenta del pass per le Olimpiadi. «Punto a fare bene anche per la mia città»

SALERNO. Rossella Gregorio, sciabolatrice, cresciuta sulle pedane del Club Scherma Salerno e portacolori del CS Carabinieri, appena qualche giorno fa ha staccato il pass per le Olimpiadi di Rio, inserendosi a pieno titolo nella storia dello sport di casa nostra ed è pronta a scrivere nuove ed esaltanti pagine.

La Gregorio ha già fatto registrare dei record: è, infatti, la prima donna della sciabola salernitana ad approdare alla rassegna a cinque cerchi ed inoltre, insieme con Irene Vecchi, Ilaria Bianco e Loreta Gulotta, sarà per la prima volta con la squadra azzurra alle Olimpiadi.

La certezza di gareggiare a Rio, sia nella prova individuale che a squadre, è un punto di partenza o un punto d’arrivo ?

«Più che altro è un traguardo importante, il più ambito e sognato da chiunque faccia attività agonistica, averlo raggiunto è una grande soddisfazione ed un mix di sensazioni difficili da spiegare a parole».

Importante è partecipare o vincere?

«Nessun atleta punta solo a partecipare, ma darà sempre il massimo per vincere. Io non sfuggo a questa legge non scritta dello sport: voglio scendere in pedana e vincere, o almeno provarci. Certo, i successi sono frutto di tanti tasselli che devono andare al loro posto per comporre il mosaico: non sempre bastano la tenuta mentale e fisica, la grinta, la determinazione, le capacità tecniche, ma entrano in gioco vari fattori, tra i quali anche la componente fortuna. Bisognerà che tutto coincida, per poi festeggiare qualcosa».

È così lontana la sciabola femminile azzurra dai gradini del podio olimpico ?

«Siamo un gruppo competitivo, ma per tre di noi è la prima esperienza alle Olimpiadi. Sono certa, che ciascuna farà il possibile per dare lustro all’Italia: è una squadra da podio, come Russia, Ucraina, Francia e Stati Uniti. Io sono di Salerno e quindi, voglio fare bene pure per la mia città, in una disciplina di notevole tradizione, che ha in Giampiero Pastore, bravo a partecipare alle Olimpiadi e pure ad ottenere due medaglie, il suo atleta più rappresentativo».

Saranno mera formalità le altre gare di Coppa del Mondo e gli Europei di Torun, che precederanno la rassegna di Rio?

«Certo che no, perché sarà fondamentale fare bene e acquisire un buon ranking per le Olimpiadi. A livello psicologico, però, sarò più tranquilla e potrò tirare senza ansia, anche divertendomi e semmai provando a conquistare qualche altro piazzamento a medaglia».

Che c'è all’orizzonte per Rossella Gregorio nei prossimi mesi ?

«Sarò a Salerno, per qualche giorno. Ritrovarsi in famiglia e con gli amici, permetterà di riposarmi e darà nuova carica, poi andrò a Roma per preparare i prossimi appuntamenti. Mi aspettano giornate impegnative, sicuramente nel taccuino ci sono la gara di Seoul Grand Prix Fie a fine marzo, le prove di Coppa del Mondo, gli Europei di Torun in Polonia a giugno e quindi le Olimpiadi. Sono convinta che una buona programmazione, per farsi trovare al massimo della forma psico-fisica, sarà fondamentale per ottenere risultati importanti».

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