Grassadonia “processa” la Paganese: «Incapace di reagire»

PAGANI. C’era grande fiducia alla vigilia dell’ultimo derby del girone d’andata in casa Paganese e non solo per l’aspetto statistico, che vedeva gli uomini di Grassadonia imbattuti in questa...

PAGANI. C’era grande fiducia alla vigilia dell’ultimo derby del girone d’andata in casa Paganese e non solo per l’aspetto statistico, che vedeva gli uomini di Grassadonia imbattuti in questa speciale graduatoria. Il “Vigorito” di Benevento continua, però, ad essere stregato per la Paganese, che vede allungare il suo bilancio di sconfitte in terra sannita dal 1978 ad oggi, dove ha raccolto solo due pareggi a reti bianche.

Aldilà dei numeri e della scaramanzia c’era poco a cui affidarsi domenica per uscire indenne, la gara di Benevento ha confermato come le motivazioni spesso hanno la meglio sulle gambe. Grassadonia, in sede di presentazione della derby, aveva chiesto ai suoi ragazzi di «non volere vedere prevalere le motivazioni del Benevento sulle nostre». Il tecnico è stato puntualmente smentito, con l’avvio veemente di Mancosu e compagni nel primo tempo, terminato senza gol solo per i due pali che hanno differito la sconfitta al secondo tempo.

E proprio nella ripresa il rigore furbamente conquistato da Marchi e il raddoppio dello stesso, contro una difesa che ha ballato nelle varie situazioni in cui è stata messa sotto pressione, hanno messo la parola fine sull’incontro. E la Paganese? Dov’è finita la squadra spumeggiante del derby con la Nocerina? Interrogativi a cui Grassadonia ha cercato di rispondere e oggi chiederà spiegazioni alla squadra, alla ripresa degli allenamenti.

Eppure, da queste doppia trasferta il trainer salernitano si aspettava molto: «Voglio punti pesanti, il massimo possibile -– aveva dichiarato la settimana scorsa- guardando l’equilibrio del campionato». I primi tre sono già evaporati, come la bella Paganese vista con la Nocerina che già con la Carrarese aveva dato segnali poco confortanti.

Domenica s’è ripetuto il copione e anche il commento del tecnico: «Soprattutto nel secondo tempo siamo stati incapaci di reagire dopo il rigore, la squadra non mi è piaciuta». Ma, a differenza di sette giorni prima, si è tornati a casa a mani vuote. Domenica, a Barletta, serve un immediato riscatto.

Peppe Nocera

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