l’avversario

Grassadonia e la folta pattuglia di ex

Tecnico e giocatori contro il loro passato. C’è anche il ds Pagni

SALERNO. Mille storie, mille incroci, salernitani “rivali” per un giorno. La sfida ai granata primi della classe è un ritorno alle radici per tanti giocatori che indossano adesso la maglia del Messina e che Grassadonia schiererà stamattina all’Arechi con l’obiettivo di fare lo sgambetto alla Salernitana. Il portiere del Messina è Iuliano. Il suo nomignolo, “giaguaro”, riconduce a una maschera che aveva promesso di indossare anche dopo Salernitana-Verona, nel caso in cui i granata avessero vinto la finale playoff e fossero approdati in B.

Invece il Verona limitò i danni all’Arechi e Iuliano che nel 2011 difendeva la porta della Salernitana perché Caglioni era squalificato abbandonò il campo in lacrime. Pure Errico Altobello faceva parte della squadra che sfiorò il miracolo in rimonta. In estate Fabiani aveva imbastito una trattativa col Parma e avrebbe dovuto riportarlo in granata ma poi l’affare è sfumato.

Luca Orlando, l’attaccante che oggi farà reparto con Bjelanovic, è cresciuto nelle giovanili granata e in B, a Lecce, ha trovato anche i primi gol con la maglia della Salernitana. Alla lista degli ex vanno aggiunti Enrico Pepe e Vincenzo Pepe. Poi ci si sposta in panchina. Grassadonia, salernitano, è stato calciatore granata, poi allenatore delle giovanili (voluto da Fabiani) e della prima squadra. Per lui ci sarà un mix di applausi e fischi perché la tifoseria granata (una parte) non ha mai voluto perdonargli l’esultanza di Cagliari in serie A, nonostante l’attuale tecnico del Messina abbia cercato più volte di ricomporre quello strappo.

Torna all’Arechi anche Danilo Pagni, ex ds del Salerno Calcio. È stato ingaggiato in settimana dal Messina per sostituire il dimissionario Ferrigno e oggi sarà al debutto con il club peloritano.