BASKET

Givova Scafati, il presidente Longobardi: «Thomas gioca col cuore»

Il patron plaude al suo leader americano e all’inizio della capolista Scafati

SCAFATI - È stato un onomastico lieto per Nello Longobardi. Il patron della Givova Scafati ha infatti potuto festeggiare in un solo colpo la decima vittoria consecutiva, tra Supercoppa e campionato, e la vetta solitaria del girone Rosso. Il massimo dirigente gialloblu è ampiamente soddisfatto del cammino svolto fin qui dalla truppa guidata da coach Alex Finelli, che si sta confermando unita soprattutto nei momenti di difficoltà.

«Devo ammettere che i ragazzi stanno lavorando bene assieme all’allenatore e all’intero staff. Stiamo producendo delle belle prestazioni che, facendo gli scongiuri, ci devono far arrivare nelle migliori posizioni possibili alla fine della regular season. Non bisogna dimenticare che nelle ultime gare abbiamo dovuto fare a meno di giocatori fondamentali come Cucci e Culpepper. Con quest’ultimo sostituito da Jackson, che sta patendo i mesi di inattività a causa dell’espandersi della pandemia», dice Longobardi. Per il patron la svolta per il filotto di vittorie è stata proprio la sconfitta al supplementare in Supercoppa contro Latina. «Al PalaBianchini capimmo che dovevamo subito cambiare il passo. Senza quel ko forse non avremmo alzato il trofeo. Abbiamo capito che non potevamo svolgere un ruolo da comprimari». Domenica c’è stato il grande successo contro i rivali di Pistoia. I gialloblu sono usciti vincitori dalla bagarre del PalaMangano, grazie all’ottimo spirito di sacrificio di alcuni dei suoi interpreti.

«Sono tre i numeri significativi. I 7 assist smazzati dal nostro capitano Marino e gli 8 e i 9 rimbalzi catturati rispettivamente da Musso e Sergio. Abbiamo combattuto contro un’ottima avversaria, seppur priva di Marks. Ma si è notato lo spirito di abnegazione di tutti i ragazzi». Parole al miele anche per Thomas che, malgrado i punti di sutura al capo, ha voluto essere presente a tutti i costi sul parquet confermando le sue doti di leader. «Di americani come lui non ce ne sono tanti in giro. Tanti pensano soltanto al proprio conto in banca, mentre lui ci mette il cuore in ogni azione».

Gianluca Buonocore

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