Gelbison affonda la corazzata Taranto

Erra indovina tutte le mosse e rifila tre reti alla formazione pugliese

La vittoria dell’ostinazione, del coraggio, delle scelte, della salvezza quasi ipotecata. E pure di quel pizzico di fortuna che non girava da troppo tempo. La Gelbison manda giù dal trono il super Taranto. Lo fa con un primo tempo super e con una ripresa meno brillante, ma impeccabile nello sfruttamento degli episodi (superiorità numerica, rigore fallito dal Taranto sul 2 a 1 e perla di Grimaudo a scavare il solco).

In avvio, a sorpresa, Erra schiera a centrocampo Camorani e Santonicola a supporto del playmaker Tricarico e sacrifica Carotenuto, affidandosi a Cimmino tra i pali così da completare il pacchetto under. Insomma, tira la coperta in avanti per avere più malizia e carattere dalla cintola in su. Rientra da squalifica pure il bomber Tedesco, che parte da sinistra e con la sua rapidità mette subito in apprensione la corazzata pugliese, schierata da Papagni secondo un 3-5-2.

La partita è subito viva ed il merito è soprattutto della Gelbison, che accetta confronto e rischi (al 17’ il più grosso creato da Balestrieri) ed è a tratti spregiudicata. A destra carbura Di Filippo, a sinistra si muove tanto Tedesco col sostegno di Santonicola. Il vantaggio arriva al minuto 21 e pur maturando su calcio piazzato è figlio legittimo di superiorità e maggiore determinazione nell’approccio alla gara. La firma è del difensore Ruggieri, che sorprende Masserano con una super punizione di mancino: palla sul palo e poi in fondo al sacco. La Gelbison non si accontenta del vantaggio. Alla mezz’ora si fa minaccioso Camorani, poi Tedesco, a seguire Giordano. Ma allo scadere, dopo una velenosa punizione di Molinari fuori di un soffio, arriva il pari del Taranto con un’inzuccata di Molinari. Mazzata dura da assorbire per la Gelbison, che prova comunque ad avviare la ripresa con la stessa intensità del primo tempo. Il Taranto, rigenerato, dimostra di voler vincere: fuori Caruso, una mezz’ala, dentro Migoni, un attaccante, con passaggio effettivo al 3-4-3. Ma la squadra di Erra stavolta non si fa travolgere dalle paure ed al 13’ si costruisce l’episodio decisivo: Tedesco sguscia via in area e vien messo giù da Caiazzo. Rigore ed espulsione del difensore. Dagli undici metri il bomber non perdona: Gelbison in vantaggio ed in superiorità numerica. Il Taranto, anche in dieci, resta pericoloso ed al 26’ Molinari con una invenzione delle sue per poco non inquadra l’incrocio dei pali. La Gelbison rischia grosso al 32’ potrebbe: Giordano fa fallo in area su Clemente, ma dal dischetto il bomber del Taranto colpisce il palo. Erra intanto si tutela con Magliocca e a cambi esauriti la Gelbison ha ben 7 under in campo. Ma ha forza sufficiente per chiudere i conti in anticipo (40’) con una bomba di Grimaudo dai 25 metri che si insacca all’incrocio.