Gelbison, è il primo hurrà dell’anno

Superato al Morra il Palazzolo con i gol di Pascuccio, Galantucci e De Cesare

VALLO DELLA LUCANIA. Il primo successo del 2013 è come la fine di un incubo. La Gelbison si riscopre grande, asfalta il Palazzolo nei contenuti (un po’ meno nella forma, che parla di vittoria di misura), rafforza il terzo posto e continua nel sogno dell’imbattibilità casalinga. Erra sceglie la trazione anteriore: fuori Di Filippo, in campo Viciconte, che si posiziona a destra e trasforma il 4-4-2 di partenza in 4-2-4 in fase di impostazione della manovra. Il ballottaggio offensivo per la partnership con Galantucci lo vince Senè, spuntandola su De Cesare. Il senegalese fa tanto movimento, cerca la profondità, supporta la squadra nell’arringa iniziale. Dura come da previsioni per l’ostracismo del Palazzolo, che s’affida a Sarli e Mazzeo in attacco, ma s’arrocca pure con una linea difensiva a cinque che Pidatella vara per stringere gli spazi e bloccare la frenetica ricerca della verticalizzazione degli uomini di Erra.

La Gelbison è brava a trovare soluzioni diverse, a conquistare metri, a sfruttare ogni piccola situazione per sbloccare. Ci riesce al 6’ su sviluppi di palla inattiva: Manzillo crossa teso, raccoglie Galantucci e serve un assist d’oro per il centrale Pascuccio, bravo ad imbucare il portiere Scordino in scivolata. Il piano partita del Palazzolo si smonta e Pidatella è costretto a correre subito ai ripari, chiedendo all’esterno Peluso d’avanzare nel proprio raggio d’azione ed al reparto difensivo d’avanzare nel baricentro. Diventa un po’ più manovriera la formazione siciliana, che però rischia tantissimo quando la Gelbison riparte in velocità. Come al 22’ quando Senè, servito nel corridoio da Viciconte, spara a colpo sicuro: Scordino reagisce, però, da campione ed alza in corner. Sul fronte opposto (24’) Mazzeo, assistiti da Miraglia, manda alto a tu per tu con Spicuzza. Nella ripresa, il Palazzolo gioca il tutto per tutto con Aperi e Costanzo e conseguente 4-3-3 d’assalto. Proprio Aperi, al 15’, trova il pari tra le proteste veementi della Gelbison per presunto fuorigioco. La strada si fa in salita, ma la squadra di Erra mantiene nervi saldi, non si scompone, trova nuova linfa con l’ingresso di Di Filippo ed al 25’ si riprende il vantaggio: Grimaudo smarca Galantucci, che fa secco Scordino. Proteste dei siciliani, anche in questo caso vane: l’arbitro convalida ritenendo regolare la posizione del folletto d’attacco rossoblù.

Galantucci poi lascia il posto a De Cesare ed è proprio lui ad imbucare Scordino per la terza volta anche se gran parte del merito è di Senè, bravo a lasciare l’avversario sul posto e a liberare il compagno a porta praticamente vuota. Recupero lunghissimo e col brivido: Gennarini accorcia di testa al 48’, Pecora due minuti dopo s’immola per scongiurare la ripartenza avversaria e si becca rosso diretto. Ma è comunque festa: dopo quattro giornate d’astinenza, la Gelbison è ritornata grande.