Gabionetta, pianto d’addio E Nalini prepara il ritorno

Il brasiliano ha salutato i compagni e si è commosso parlando con il tecnico La corsa al Consolato a Napoli e la maglietta dedicata al custode del Volpe

SALERNO. “Mister.. ciao mister”. Poteva inventarsi un dribbling di opportunità e filar via dalla squadra presentandosi al “Volpe” fuori allenamento per ritirare gli effetti personali. Prima di lasciarsi la Salernitana definitivamente alle spalle, invece, Gabionetta ha guardato tutti in faccia e i suoi occhi erano umidi. Ha abbracciato i compagni, alla fine ha pianto sulla spalla di Menichini mentre imbustava le scarpette che porterà in Cina. Lo aspetta lo Hangzhou Greentown che lo ricoprirà di soldi: biennale, più opzione per un altro anno, per un milione di euro, esclusi i premi. I cinesi gireranno alla Salernitana 600mila euro d’indennizzo. Menichini gli ha parlato da uomo a uomo. Gli ha detto che, da padre di famiglia, non se la sarebbe mai sentita di porre il veto al trasferimento perché in Cina Gabionetta guadagnerà l’ultimo stipendio importante della sua carriera e getterà anche le basi per il futuro dei suoi cari. Da allenatore, invece, ha masticato amaro perché forse alla fine della giostra (ma ormai è troppo tardi) ha fatto la conta dei superstiti in attacco, ha fatto il gioco delle coppie e s’è reso conto che in area non ci sarà l’abbondanza che ora si ritrova sugli esterni. Se sulle fasce si può variare abbastanza (Oikonomidis, Gatto, Zito), in attacco ci sono Coda e Donnarumma e poi Bus con Tounkara. Col senno del poi, resterà sempre il dubbio che il brasiliano avrebbe potuto accendersi all’improvviso nelle gare spareggio dei prossimi giorni, la prima delle quali attenderà la Salernitana domani a Trapani. Questo Gabionetta, però, (scollegato, in un mondo tutto suo, irascibile in campo) difficilmente avrebbe potuto dare una mano. Quindi ha svoltato, volerà in Cina e lo farà domani, probabilmente in contemporanea alla partita della Salernitana. Prima di lasciare il “Volpe” e trasferirsi a Napoli, al Consolato, sgommando in auto scortato da un amico, Gabionetta ha voluto lasciare una dedica sulla t-shirt regalata al custode del campo: “Come potrò dimenticare una persona come te?”. Nel frattempo Menichini non s’è dimenticato di Nalini e si sono sentiti al telefono. Il veronese assicura di star bene, carico, pronto: oggi rientra a Salerno dopo le cure all’Isokinetic e 20 giorni di riabilitazione supplementare, vicino casa, a Verona. L’ultima sua apparizione, proprio con Menichini in sella, fu col Matera all’Arechi ed è datata 16 marzo 2015. Se non è un anno, ci siamo quasi. Cassato Gabionetta dalla lista degli over, ora Nalini può occupare il suo posto ma Menichini vuole pesarlo in campo. (p. t.)