Gabionetta in sospeso tra Cina e granata

I mediatori propongono un biennale da 600mila euro al calciatore, la Salernitana valuta l’indennizzo. L’ostacolo è il tempo

SALERNO. In sospeso, tra la Salernitana e la Cina: Denilson Gabionetta ieri si è allenato al Volpe. Solita andatura caracollante, sguardo tra il disincantato e l’infinito, quello che l’accompagna da un po’: partitella, esercizi all’ordine del preparatore Ferrini, pochi sorrisi, testa quasi sempre bassa. All’uscita del Volpe, una frase biascicata quasi, «vado in Cina? Boh, non so...», ed un morale visibilmente sotto i tacchi.

Poi a casa, in attesa di notizie. Una telefonata col procuratore Ulisse Savini, l’appuntamento rinviato ad oggi, per capire se in extremis si riuscirà a chiudere un’operazione last minute che possa accontentare il brasiliano ed anche la società. Un’operazione che sarebbe potuta andare in porto già a fine gennaio ma all’epoca Lotito e Fabiani dissero no: il brasiliano era ritenuto ancora un pilastro nel progetto. Caso invece riaperto e trattativa riallacciata, attraverso una società di mediazione, a metà della scorsa settimana, dopo l’aut-aut del patron e le richieste del calciatore: i due, sabato pomeriggio, hanno parlato a lungo senza però trovare un’intesa.

E così Gabionetta resta in sospeso, per altri tre giorni: un biglietto aereo potrebbe catapultarlo in estremo Oriente, un altro potrebbe invece dirottarlo al Comunale di Trapani, dove la Salernitana giocherà sabato pomeriggio: Menichini, messo al corrente da Lotito della situazione (in mattinata nuova telefonata tra mister e patron), è in attesa di istruzioni ma non pare al momento ci conti molto: restasse, il brasiliano dovrebbe riguadagnarsi le gerarchie (dopo Oikonomidis in rampa di lancio c’è Tounkara, guarda un po’ entrambi calciatori della scuderia Savini) mostrando attenzione e dedizione. Attende Menichini, aspetta Gabionetta, medita la società. La parte cinese al calciatore ha formulato un’offerta di 600mila euro per due anni, la Salernitana alla prima offerta per l’indennizzo ha detto no perchè ritenuto insoddisfacente. In caso di rialzo, la trattativa potrebbe arrivare alla conclusione anche se in serata ci sarebbe stata una decisa frenata. Dettata da una serie di ragioni: motivi burocratici (avanzare una richiesta di ingresso all’Ambasciata a Roma, c’è da ottenere il visto lavorativo passando da Hong Kong), temporali (poco, vista la complessità dell’operazione), necessità affettive del giocatore che lasciando l’Italia dovrebbe portarsi dietro la famiglia (la bimba è ancora piccola), e valutazioni economiche. Non ultime, ragioni tecniche: la Salernitana sa che un rigenerato e ritrovato Gabionetta potrebbe assicurare un apporto importante nella rincorsa alla salvezza. Per questo ieri la situazione veniva racchiusa così, dall’entourage del calciatore: “Offerta reale, in lavorazione. L’ostacolo più grande è il tempo”. Il mercato in Cina chiude il 26. Dovesse saltare il passaggio, Gabionetta dovrebbe riguadagnarsi il posto oppure pensare al Brasile.