Fuga per gli esami a Salerno Petrucci difende Stendardo

Il presidente del Coni si schiera col giocatore dell’Atalanta che ha mollato la squadra per sostenere le prove di abilitazione alla pratica legale: «Il calcio si prende troppo sul serio»

In campo gioca da difensore. Fuori, in attesa di potersi difendere da solo - una volta superato l’esame da avvocato che sta sostenendo a Salerno - Guglielmo Stendardo ha trovato nel presidente del Coni Gianni Petrucci una figura di spicco pronta a perorare la sua causa: «Il calcio a volte si prende troppo sul serio. Di fronte ad una specializzazione come l’esame da avvocato come si può dire che c’è il contratto? Si può punire un ragazzo solo perchè ha esercitato un suo diritto?».

Breve riassunto della vicenda. Stendardo salta la trasferta di Coppa Italia contro la Roma - mercoledì all’Olimpico, terminata con l’eliminazione dell’Atalanta - perchè alla convocazione antepone la prova di abilitazione. Il tecnico dell’Atalanta, Stefano Colantuono, ribatte di essere stato informato in ritardo dell’impegno («è venuto da me solo giovedì per dirmi dell’esame») e non la prende bene («siamo professionisti ben pagati. Nello spogliatoio ci sono delle regole, valide per tutti»). La società sta col tecnico e minaccia una multa. Stendardo difficilmente sarà convocato per l’impegnativa trasferta in casa della Juventus, «dopo essere stato via tre giorni» sottolinea il direttore sportivo, Pierpaolo Marino. «A me - aggiunge - Stendardo aveva fatto presente la sua necessità un mese fa e io l’ho invitato a rivolgersi a Colantuono, cui spettava la decisione del caso».

Ma Petrucci (e non solo) prende le parti del giocatore: «Certo che c’è il contratto, ma anche il buonsenso. Faccio appello al presidente Percassi, che ben conosco: siamo seri, siamo sereni». Il difensore napoletano non è d’altra parte il primo calciatore ad aspirare alla professione forense. Prima di lui si è laureato in legge Fabio Pecchia, Mario Ielpo nel ’93 superò l’esame da procuratore legale e Renato Miele esercita ormai da anni la professione di avvocato. D’altra parte tra calcio e studi universitari il feeling è più antico di quanto si possa pensare: Fulvio Bernardini era il dottore per la sua laurea in scienze economiche. Oggi, laureato in legge è Andrea Stramaccioni, tecnico dell’Inter. «In bocca al lupo a Stendardo per l’esame di Stato, con l’augurio che un domani possa anche assistere i suoi ex colleghi», è il messaggio che invia a Stendardo «Avvocaticalcio», associazione che raggruppa i legali che hanno già in procura calciatori professionisti, presieduta da Claudio Pasqualin.