L’avversario

Foscarini: «Mi aspetto lo stesso coraggio che abbiamo in casa»

SALERNO. Vincere per svoltare, per restare in una posizione tranquilla e - perché no - iniziare a pensare un pochino in grande. La linea che divide tra il lottare per i playoff o per i playout è...

SALERNO. Vincere per svoltare, per restare in una posizione tranquilla e - perché no - iniziare a pensare un pochino in grande. La linea che divide tra il lottare per i playoff o per i playout è sottile, tutto può cambiare continuamente nel giro di novanta minuti. Vincere significherebbe accostarsi all’ottavo posto per una notte, un kappaò darebbe sabato al Modena l’occasione di scavalcare la Pro Vercelli e lasciarla risucchiare dalle insidie di un diciottesimo posto che significherebbe spareggio per non retrocedere.

«È un test importantissimo, sono molto curioso di vedere la mia squadra giocare in uno stadio capace di condizionare con il suo tifo. ». È una Pro Vercelli troppo fragile in trasferta: il secondo successo nelle ultime tre uscite consentirebbe di uscire da questo guscio che s’è costruita da sola, con prestazioni che s’allontanano completamente da quelle che la squadra di Foscarini ha abituato a fare tra le mura amiche: «Dobbiamo essere più coraggiosi e più tonici rispetto alle ultime uscite, vorrei la stessa identità che abbiamo in casa. Fatichiamo troppo in trasferta, dobbiamo trovare le forze per dare maggiore peso alla nostra prestazione».

C’è il tempo anche per sdrammatizzare sulla situazione infortunati in casa Salernitana che costringerà Torrente ad utilizzare tre mancini in difesa: «Avranno qualche problema in più in fase d’impostazione». Donnarumma è il pericolo numero uno. L’ha allenato al Cittadella: «Ultimamente vede parecchio la porta, difficile che partirà ancora dalla partita. Mi auguro solo che non continui a segnare».

Paolo Giordano

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