Forza Salernitana, non è finita

Travolta a Cagliari, resta in corsa grazie a Pescara e Ternana. Ma col Como deve vincere

CAGLIARI. Salernitana nei guai. Il 3-0 di Cagliari diventa un pesante fardello per la squadra di Menichini, che rimanda i conti all’ultima giornata di campionato, nella quale dovrà sperare, oltre che in una vittoria fondamentale sul Como, anche sui risultati delle altre concorrenti nella lotta per non retrocedere. Eppure ieri le cose non erano iniziate male. Il primo tempo salernitano era stato all’altezza della situazione, tanto che l’attacco formidabile del Cagliari riusciva a costruire appena due occasioni da gol. Ospiti insomma bravi a chiudere gli spazi con un 4-3-3 che in fase difensiva vedeva i due esterni Donnarumma e Nalini arretrare diligentemente a infoltire il centrocampo e rendere difficoltosa la manovra guidata dai play maker rossoblù Di Gennaro e Fossati. La partita in effetti viveva qualche fiammata in avvio con un quasi autogol di Colombo su suggerimento di Joao Pedro per Farias, sventato però dal piedone di Terraciano e, all’11’ una triangolazione Di Gennaro-Murru-Joao Pedro che vedeva il brasiliano arrivare un attimo in ritardo alla deviazione. In mezzo a queste due azioni, però, toccava alla Salernitana affacciarsi minacciosamente davanti a Storari: errore difensivo e Donnarumma si trovava tutto solo davanti alla porta, l’attaccante scartava anche il portiere ma si allungava troppo la sfera sprecando un’occasione fantastica. Poi più nulla nel taccuino, grazie al fatto che la Salernitana diligentemente piazzata in campo, e cortissima, non lasciava spazi agli avversari.

Nella ripresa la Salernitana iniziava ugualmente molto bene, tanto da sfiorare per due volte la rete del vantaggio. Al 6’ angolo di Zito e deviazione di Nalini che per poco non beffava Storari, con la palla che si perdeva sul fondo. Molto più ghiotta l’occasione costruita un minuto dopo: rapido contropiede e Colombo dall’out destro crossa per Donnarumma che calcia malissimo, da posizione favorevole. Cinque minuti dopo la partita cambiava volto. Un’angolo per il Cagliari veniva sfruttato da Salamon: il difensore polacco del Cagliari prima colpiva di testa la traversa, ma era il più rapido, in un’area affollata a riprendere il pallone e spedirlo all’incrocio dei pali. La Salernitana aveva la forza di reagire, e al 16’ l’episodio dubbio che poteva rimettere in carreggiata la formazione di Menichini: Pestrin in area veniva stretto da due avversari e cadeva a terra. Il capitano chiedeva il rigore ma l’arbitro ammoniva il giocatore salernitano.

L’ultima fiammata vera della squadra di Menichini, perché poi il Cagliari approfittava degli spazi aperti dagli avversari per dilagare. Il terzo gol arrivava al 30’ con una spettacolare azione rapida con palla da Sau a Joao Pedro e assist per Giannetti che sotto porta non sbagliava. Quindi al 35’ il terzo gol di Sau, capace di controllare il pallone in area e spedirlo con un colpo da biliardo alle spalle di Terraciano. Un minuto prima la Salernitana era finita in dieci a causa dell’espulsione diretta di Bernardini per fallo su Fossati, chiudendo nel peggiore dei modi il pomeriggio in Sardegna.

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