Fontana: «La dedica è d’obbligo per Citarella»

Dal tecnico e dal giovane Palma un pensiero al patron. Lucarelli: «Rossoneri esempio per tutti»

NOCERA INFERIORE. Non è apologia di reato. Si tratta solamente di una dedica sentita. La vittoria contro il Viareggio va a Giovanni Citarella. Lo confermano in sala stampa il tecnico Gaetano Fontana ed il giovane capitano Antonio Palma. Inizia Fontana: «La vittoria è dedicata a lui. Non ci sentiamo lasciati soli ma è doveroso in questo momento un pensiero a Citarella. Tre punti meritati. Anche nel primo tempo la squadra aveva messo in campo lo spirito giusto. Nel secondo però è riuscita a far meglio, al di là degli episodi favorevoli. Ha cercato di eliminare le sfasature della prima frazione, in particolare l’allungarsi per il voler far troppo, sbagliando agganci ed appoggi».

Parla dell’abbraccio finale col portiere Esposito: «Riassume tutto, aveva sbagliato qualcosa ed io, per farlo crescere, l’ho sempre punzecchiato e motivato. Per diventare un vero professionista tutti gli atteggiamenti debbono essere quelli giusti. Oggi è stato determinante, però guai a sedersi sugli allori».

Se il 21 la Disciplinare estromette la Nocerina dal campionato per i fatti all’“Arechi”, quella col Viareggio è stata l’ultima esibizione al “San Francesco”. Fontana è il primo a fare gli scongiuri: «Non riesco a concepire la fine del calcio a Nocera in questo modo. Mi auguro che nel dibattimento ci sia chiarezza massima. Non si può ridurre tutto a quel che accadde in quei venti minuti di partita, alla base c’era dell’altro».

Poche parole sulla scelta del tifo di continuare nella diserzione: «Posso intervenire sulle cose di campo, le altre non riguardano la mia volontà. Ognuno fa le scelte che crede opportuno fare».

Spende altre parole sul gruppo ma anche su se stesso: «Sfido chiunque in futuro a dire che sono un allenatore con poca esperienza. Pochi mesi di Nocerina, con tutto quello che è successo, valgono almeno cinque anni altrove. I ragazzi hanno capito che la concentrazione deve andare solo sui fatti del rettangolo di gioco. Sono cresciuti tutti, chi prima e chi dopo. Sono fiero e di loro e le lacrime finali da parte mia erano il frutto del rapporto che s’è creato tra noi».

Palma arriva già con la tuta della nazionale, è atteso a Coverciano da Evani per l’Under 20: «Vittoria dedicata a Citarella, oggi ho pensato solo a vincere con la Nocerina, senza distrarmi con la nazionale, tutti volevamo vincere questa partita, ci siamo riusciti lottando su ogni pallone. Io come Baselli? Magari. Per adesso lui è più avanti».

L’elegantissimo Cristiano Lucarelli arriva e fa i complimenti alla Nocerina: «Una squadra che diventa esempio da seguire, è incappata in tanti ostacoli ma ha reagito sempre. Avevo avvertito i ragazzi di quel che c’aspettava. Onore alla Nocerina ma anche rimpianti nostri per le traverse e le occasioni non finalizzate».

Lui che è rosso per scelta politica, parla del nero nel calcio, argomento di stretta attualità: «Non so se dire per fortuna o per sfortuna ma io in nero non sono stato mai pagato, nemmeno quando ho giocato ad alti livelli». Poi del campionato e del Perugia allenato in estate: «Una vetrina per tanti giovani ma l’assenza di retrocessioni influirà sulle motivazioni dell’ultimo tratto, si rischia di andare incontro a tanti risultati annunciati. Il Perugia? Sono contento dei successi di quella squadra, in pratica l’ho costruita io». (m. m.)

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