SERIE A

Festa granata al Premio Fabula: «Caro Sousa, portaci in Champions...»

La richiesta dei giovani tifosi al mister della Salernitana che sulla rivalità con il Napoli pensa: «Tutto deve essere superato»

BELLIZZI - «Mister, mi raccomando: l’anno prossimo portaci in Champions League». Paulo Sousa si fa scappare un sorriso divertito dopo aver autografato un foglio bianco ad un tifoso che sogna in grande. All’Europa non ci crede il tecnico lusitano, con i piedi per terra e con i vestiti da pompiere da campo, come raccontato alla vigilia del debutto in campionato con la Roma quando all’ambiente chiedeva occhi incollati sull’obiettivo salvezza. Proprio i vigili del fuoco, indicati dal tecnico lusitano come suoi supereroi «perché in grado di spegnere gli incendi che bruciavano gli ettari nel mio Portogallo» nel corso dell’incontro a Bellizzi con i giovanissimi del Premio Fabula. La lista presenta anche la sua maestra Rosa e i medici e gli infermieri, «sempre preziosi e dimenticati troppo in fretta». Una favola racconta la storia del rapporto contrastante Napoli-Salerno, sul quale Sousa parla a cuore aperto: «Possiamo avere un antagonismo con un’altra squadra, una sana rivalità in campo, ma non può esistere l’odio. Non è questione di razza, di club e di maglie: tutto deve essere superato con l'amore e l'amicizia». Poi la mano tesa alla città granata: «Provo grande ammirazione e rispetto per questa terra: vedo una città che nel calcio s'identifica e che ha fame di trasmettere amore e passione. Proverò a fare di tutto per ricambiare con i risultati tutto l’affetto che ho ricevuto». E quando un piccolo tifoso chiede di consegnare al lusitano il premio di miglior allenatore dell’anno, Sousa sorride divertito e continua a firmare autografi.   (sa.ro.)


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