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Ferraro svela i suoi piani: «Punterò sui giovani e sul 4-2-3-1»

VALLO DELLA LUCANIA. Una stagione per sperimentare i propri metodi d’allenamento - «Il settore giovanile della Salernitana è stata un’ottima scuola di formazione» - quindici anni di campo ad...

VALLO DELLA LUCANIA. Una stagione per sperimentare i propri metodi d’allenamento - «Il settore giovanile della Salernitana è stata un’ottima scuola di formazione» - quindici anni di campo ad assimilare anche il più insignificante dei dettagli ed ora la grande occasione chiamata Gelbison. Emanuele Ferraro, il bomber messinese, non ha ancora 35 anni, ma sente d’esser pronto per la prima grande esperienza in serie D.

Avrebbe potuto continuare a giocare, magari a guadagnare cifre alte tra i dilettanti, ma ha preferito ascoltare la coscienza: «Non sarei stato capace di vivacchiare solo per portare a casa qualche euro in più. Ormai avevo perso gli stimoli per giocare e nella mia testa da tempo balenava l’idea di passare dal campo alla panchina». Praticamente da sempre ad ascoltare i racconti d’un ragazzo che ha sempre avuto la testa sulle spalle: «Fin dagli esordi ho avuto l’abitudine di mettere tutto in archivio, sono sempre stato un acuto osservatore. Ora ho un database enorme ed è un validissimo sostegno». Di Cicerone ne ha avuti parecchi - «Pioli il più bravo nella creazione di gruppi affiatati di lavoro, Giampaolo un maestro di calcio, Capuano il più meticoloso sulla fase difensiva e sui calci piazzati» - ma dentro la Gelbison vuol metterci qualcosa di suo, non solo gli insegnamenti ricevuti: «Voglio dare una mia impronta chiara. La base di partenza sarà il 4-2-3-1, modificabile poi in base ai calciatori che avrò a disposizione».

Qualcuno potrebbe arrivare pure dalla Berretti granata allenata fino ad un paio di mesi fa: i ’95 Longobardi, Bovi ed Esposito quelli che interessano di più. La base under è, comunque, già discreta: «Ho la fortuna di ereditare un ottimo parco giovani. Ci sono le condizioni per lavorare bene». Giovedì un primo raduno con gli under, una decina di giorni per assestare l’organico, partendo magari dalle conferme del difensore Manzo e dell’attaccante Galantucci.