finisce 1-1 col sant’antonio abate

Faiano, la beffa arriva proprio in extremis

PONTECAGNANO. Assapora la vittoria, che avrebbe dato una spallata forte se non addirittura decisiva alla corsa salvezza. E poi vien beffato a due minuti dal termine per l’unico errore difensivo...

PONTECAGNANO. Assapora la vittoria, che avrebbe dato una spallata forte se non addirittura decisiva alla corsa salvezza. E poi vien beffato a due minuti dal termine per l’unico errore difensivo commesso in una gara ad alta intensità. Il Faiano deve così accontentarsi solo del pari contro il Sant’Antonio Abate. Punto ugualmente prezioso per smuovere la classifica e mettere altro fieno in cascina. Ma ai punti, per l’enorme mole di occasioni create, il successo sarebbe stato ampiamente meritato.

Orfano dei lungodegenti Grieco ed Anastasio e con Cibele in panchina perché non ancora totalmente recuperato, il tecnico Carmine Turco vara un inedito 3-4-3. Ietto, Calabrese e Tortora i tre di difesa, Nunziata e Schiavone gli esterni offensivi di supporto alla prima punta Santucci. Il possesso palla del Faiano è subito imponente. La squadra fa girare tantissimo la sfera, cerca sempre una soluzione di gioco pensata, non butta mai via il pallone. Al 18’ Calabrese in versione assist-man: palla tesa in mezzo, Santucci e Schiavone non ci arrivano di un soffio. Cresce l’intensità del Faiano. Al 26’ Nunziata colpisce la parte alta della traversa, poco dopo Calabrese inzucca sottomisura, ma trova Carfagno a respingere sulla linea di porta. Prima dell’intervallo siluro dal limite di Tedesco e risposta da applausi di Prete. A furia di insistere il gol arriva al 10’ della ripresa: angolo di Nunziata, respinta corta della difesa abatese e sassata vincente dal limite di Di Vece. Partita in discesa. Il Sant’Antonio deve scoprirsi, il Faiano ha praterie in ripartenza. Ma divora per tre volte l’occasione di chiudere i conti. E così vien beffato a due minuti dalla fine: lancio lungo di Galasso, difesa distratta e pallone a Somma, che col mancino trova l’angolino.