Fabiani scagiona Sannino

«Rosso ingiusto, non ha bestemmiato e lo proveremo». Tecnico in silenzio

LATINA. Quando al minuto 44 del primo tempo il signor Pinzani di Empoli ha allontanato Sannino dalla panchina, il tecnico granata quasi non ci credeva. Incredulo, amareggiato per quello che è stato il motivo del suo allontanamento. «Ma ho bestemmiato?», la domanda di Sannino al quarto uomo Viotti che ha avvertito il direttore di gara comunicandogli il motivo dell’espulsione. La tensione della partita che gioca brutti scherzi, la pressione costante che si respira su una panchina sempre bollente. L’allenatore della Salernitana non s’è nemmeno accorto di quel che ha detto ed ha dovuto abbandonare il campo. E poi il silenzio: dopo l’espressione blasfema il rifiuto di prender parola in conferenza stampa dove s’è presentato il direttore sportivo Angelo Fabiani che difende però il tecnico. «S’è trattato di un colossale equivoco che chiariremo con l’ausilio delle immagini televisive, la telecamera Sky era ad un metro. Sannino non è blasfemo, è stata data un’errata interpretazione alle sue parole e tra le urla e la confusione il quarto uomo ha interpretato male qualche esclamazione del mister». Poi il pensiero sul match: quella che poteva essere l’occasione giusta per interrompere il digiuno esterno s’è trasformata nella solita partita ricca di rimpianti. «L’abbiamo pareggiata alla fine, ma per giudicare vanno considerati parecchi fattori. Se Coda segna nel primo tempo, quando a porta praticamente spalancata non è riuscito a realizzare, la partita prendeva una piega diversa. Poi dopo lo svantaggio siamo riusciti ad agguantare il pareggio. Giusto, tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto».

Con una Salernitana che ha riscoperto nomi che sembravano ormai abbandonati. S’è rivisto Schiavi e soprattutto Ronaldo: il centrocampista brasiliano, mai una parola fuori dagli schemi, ha convinto con la sua prestazione anche il direttore Fabiani. «Voglio fare i complimenti a Ronaldo, così come li ha fatti anche il mister nello spogliatoio. Ha giocato una partita importante e si è fatto valere in entrambe le fasi».

Il bicchiere? Mezzo pieno. Sarà arrivato anche un solo punto ma è un risultato che fa morale e classifica. E dà continuità al successo interno con la Ternana: «A me la squadra è piaciuta. A tratti è stata superlativa ma il Latina voleva la vittoria a tutti i costi. Loro hanno grandi giocatori nel reparto avanzato, veri e propri punti di riferimento. Siamo stati bravi a non concedergli campo aperto anche perché ci tenevamo a vincere a tutti i costi». Poi sull’episodio dubbio del rigore: «Quello non è mai fallo, ha fatto bene l’arbitro a non fischiare. E poi, se parliamo di episodi c’era un espulsione per un giocatore del Latina. La direzione è stata equa e giusta, ha fischiato bene l’arbitro: qualche errore è normale». Continuano a far discutere i casi Donnarumma e Rosina. Nemmeno al Francioni l’attaccante è riuscito a concludere la gara. Per il trequartista una prova opaca che s’è illuminata solo grazie all’assist per Coda. «Donnarumma aveva speso molto, specie nel primo tempo. Pressava sempre i due portatori di palla avversari, è stato messo Joao Silva per sfruttare i centimetri e ha fatto un buon lavoro con le spizzate. Rosina ha lavorato a tutto campo, è uno che può fare di tutto e può partire anche da esterno, e dunque giocare con il 4-3-3. Vedo tante buone prestazioni ma non raccogliamo ancora quel che si semina». Sul mercato: «Non mi sembra che la squadra abbia dato indicazioni di uomini negativi. Chi va in campo è sempre all’altezza».©RIPRODUZIONE RISERVATA