Fabiani e Bollini “sospesi”

La Salernitana insegue Giacomelli e Signori e vuole blindare Bernardini

SALERNO. «Non perdiamoci di vista». La promessa era rimbombata nello spogliatoio di Perugia ed è stata onorata ieri sera a cena. La Salernitana s’è ritrovata a “L’isola che non c’è”, in attesa di scrutare il nuovo orizzonte calcistico. All’invito hanno risposto tutti, tranne i co-patron: Lotito e Mezzaroma in queste ore sono indaffarati con la corsa elettorale per la presidenza di serie B ma ad entrambi è stato già ricordato che la scadenza del 30 giugno (presentazione del budget preventivo per il prossimo campionato) non è poi così lontana e si porta dietro valutazioni sugli stipendi, quindi sugli uomini. I primi due della lista sono Bollini e Fabiani. Entrambi a Salerno ieri pomeriggio, il primo per presenziare all’amichevole pro Nigeria e l’altro indaffarato in sede, attendono la convocazione di Lotito che li legittimi ad operare per la Salernitana, previa firma del contratto che è in scadenza. Bollini vive questa attesa con estrema serenità. Ieri sera ha pensato a brindare e ha fatto i complimenti alla squadra per il girone di ritorno di buon livello.
È mancata la ciliegina sulla torta, cioè la qualificazione ai playoff che è conseguenza di una serie di fattori, non tutti legati alla cattiva sorte o alle sviste arbitrali. Anzi, in larga parte i playoff sono sfumati perché la Salernitana aveva i gol solo nei piedi di Coda, perché era “corta” a centrocampo, perché ha mostrato sbavature sulle fasce. Però è una squadra alla quale non manca l’identità e l’idea «e il mister ci ha insegnato - ha detto Bernardini al momento di ritirare il premio a Fratte - che le idee sono più importanti delle sconfitte». Se toccherà a Bollini ripartire dal ritiro estivo, chiederà espressamente di non privarsi dell’attuale ossatura base: Bernardini, in odore di prolungamento, è un riconfermato come Tuia e come Coda, per il quale il tecnico stravede. Della “cerniera” granata farebbero parte anche Minala e Gomis ma il condizionale è d’obbligo: su Minala decide la Lazio, cioè Lotito, e su Gomis bisogna interrogare il Torino. Dovrebbe farlo Fabiani, che attende la stipula del contratto per essere legittimato a trattare a nome e per conto della Salernitana.
La lista che dovrà essere presentata alla proprietà nella riunione tecnica (necessariamente dopo la data fatidica del 25 maggio) contiene gli inamovibili, i giocatori sui quali si dovrà ragionare - probabilmente Zito, Schiavi, i terzini, Della Rocca e lo stesso Rosina -, infine ciò che serve in base all’obiettivo. Giacomelli e Signori del Vicenza, che ha valorizzato anche Orlando, potrebbero essere giocatori alla portata, alla stregua di Citro. La serie B, però, è una maratona e non si può steccare la scelta degli under.
Bollini in inverno fu chiaro: «C’è un discorso preferenziale con la Lazio che ha un ottimo vivaio ma a Salerno deve arrivare gente pronta per la B, che abbia già gli anticorpi». Infatti arrivò Minala. E basta.
Dal 4 all’11 giugno ci saranno le final eight Primavera a Carpi, Sassuolo e Reggio Emilia, cioè “sotto il portone” di Bollini che ha casa a Riccione e andrà a dare un’occhiata. Una delle stelle è Pinamonti dell’Inter ma non si tocca: blindato fino al 2021, ha già esordito in Europa League.
Pasquale Tallarino
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