MERCATO

Fabiani al procuratore di Coda: «A Roma farebbe panchina»

SALERNO. Un trolley gigante di colore rosso fuoco, tendente al granata, faceva compagnia ieri a Coda, al termine della rifinitura. Non lo ha riempito con le scarpette - le hanno già ritirate Joao...

SALERNO. Un trolley gigante di colore rosso fuoco, tendente al granata, faceva compagnia ieri a Coda, al termine della rifinitura. Non lo ha riempito con le scarpette - le hanno già ritirate Joao Silva, Luiz Felipe e Perico - ma con la speranza di infilarci dentro ancora qualche pallone. A Perugia, nell’ultimo atto, il bomber vuole segnare di nuovo: il proprio dovere l’ha fatto (15 gol e cena offerta ai compagni di squadra) ma non è sazio, anzi stimolato dalla recente puntura di spillo di Fabiani. Il ds, intervenuto a Lira Tv, gli ha pronosticato un futuro da riserva, se il calciomercato lo spingesse in A sponda Lazio. È il gioco delle parti: il dirigente, al solito sornione, ha risposto alle frecciate, «un torneo senza cross», e alle puntualizzazioni, «Lotito ci ha promesso la A», di Beppe Galli che è l’agente del calciatore. S’è legato al dito alcune affermazioni e ha provato a far scendere Coda dal piedistallo. «A Salerno sarebbe protagonista e io non me ne priverei», ha esordito Fabiani. Poi la stoccata: «Non credo sia meglio diventare il secondo dei romani. A Galli rispondo che Coda è della Salernitana, quando l’ho preso gli feci 4 anni di contratto e veniva da un grave infortunio. E’ vero, ha fatto alcune presenze in A ma ricorderete quel Parma che lo fece esordire: era una squadra in profonda crisi e che poi è fallita. La società convocherà le parti per pianificare la prossima stagione e chi si ritroverà a gestire determinate situazioni farà alcune valutazioni. Il mio contratto scade a giugno e poi si vedrà. Quello di Coda scade nel 2020, come quello di Rosina che è un giocatore importante e con l’Avellino ha fatto un assist incredibile come se ne vedono pochi in categoria. L’allenatore bravo è quello che riesce a far coesistere tutti i talenti presenti in rosa». (p. t.)