Eusepi e Calil all’asciutto I re del gol senza sorrisi

Nello scorso torneo sono stati i più prolifici del girone C di Lega pro: 34 gol in due Torrente non li “vede” in coppia: brasiliano verso l’addio, l’altro deve carburare

SALERNO. Calil-Eusepi è una coppia che il mercato e le sue regole metteranno in crisi fino all’ultimo istante utile. I retroscena che potrebbero portare all’addio del brasiliano li conoscono ormai tutti: Calil, 16 gol l’anno scorso, bomber e mattatore dei granata, vuole la Salernitana ma vuole anche la tranquillità di un prolungamento contrattuale fino a giugno 2017. Il club, invece, nicchia. «Se prolungo, sono più sereno», disse l’attaccante ad inizio estate. Ergo, ora Calil è meno sereno. Lo ha corteggiato a lungo il Foggia che ha in pugno Iemmello. Dove andrà Calil? Dopo la festa-qualificazione al “Bentegodi” di Verona, vissuta da panchinaro, il mite Caetano è stato il primo a raggiungere il pullman che avrebbe dovuto ricondurre a casa la squadra. Il bus è metafora di un viaggio che adesso potrebbe condurlo altrove. Proprio sul pullman sociale, il giorno della partenza per il ritiro, Calil aveva acceso il telefonino per inventare un bel selfie. Lui in prima fila, Eusepi alle spalle: erano uno dietro l’altro, come Torrente aveva provato a farli giocare per qualche istante a Roccaporena, sforzandosi di trovare una coabitazione dopo aver sperimentato Calil molto defilato, forse troppo, sulla sinistra. “Si parte!!! Che Dio benedica la nostra preparazione!! Già insieme a noi il Re Eusepi, questo anno c’è da divertire!!!”. Così aveva scritto Calil su facebook, immaginando un avvio di stagione da protagonista. La curva Sud lo ha incitato prima di Salernitana-Pisa: «Segna sempre lui». Però Calil è rimasto a secco pur giocando da titolare. «Ho scelto d’iniziare con lui - aveva precisato Torrente dopo la vittoria al debutto - perché Eusepi ha pagato dazio ai carichi di lavoro». A Verona, infatti, c’era “Re Umberto”, cui Torrente aveva concesso mezz’ora di ripresa col Pisa. Eusepi punta centrale del tridente - pur con l’attenuante importante, grandissima, di una sfida a una difesa di categoria superiore, l’anno scorso tra quelle bunker della serie A - non ha brillato. Ha giocato di fisico, si è applicato, ma ha una muscolatura da corazziere e deve trovare la migliore condizione. Al momento, parecchio macchinoso. Due cecchini della C, 34 gol in due, gli assi di Benevento e Salernitana: vedendoli ricongiunti all’ombra dell’Arechi i tifosi hanno sognato e sognano ancora gol a grappoli pure in B. Però la coppia, a secco in Tim Cup, è a rischio. In bilico soprattutto il futuro di Calil, che pure sui social, dopo aver fatto festeggiato la vittoria col Pisa e fatto coraggio allo sfortunato Tuia, vive giorni di silenzio e riflessione. (p. t.)

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