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Erra prova ad invertire il trend cominciando dalla difesa

VALLO DELLA LUCANIA. Mani sulla difesa, occhi sulle distanze tra i reparti. In tre giorni non si può cambiare il mondo, ma si può dare ad una squadra una piccola impronta. Alessandro Erra s’è così...

VALLO DELLA LUCANIA. Mani sulla difesa, occhi sulle distanze tra i reparti. In tre giorni non si può cambiare il mondo, ma si può dare ad una squadra una piccola impronta. Alessandro Erra s’è così concentrato in maniera maniacale sulla fase di non possesso palla. La forza della Gelbison nella passata stagione se l’è costruita partendo proprio da un assetto robusto e da una difesa quasi sempre impenetrabile.

Il vero grande male della gestione Ferraro (non del tutto responsabile, sia chiaro) s’è creato proprio nei limiti difensivi della squadra: nove gol incassati in cinque giornate, meglio soltanto di Francavilla e della cenerentola Nardò. Per Erra è una questione inconcepibile ed allora pure ieri ha trascorso più di un’ora a far scorrere la linea di difesa su situazioni di difficoltà e di inferiorità e a chiamare il centrocampo a raccolta per garantire spazi cortissimi tra i reparti.

Per l’esordio ostico sul campo del Grottaglie vorrebbe chiudere la gara senza subire gol: sarebbe già un trionfo per una Gelbison che ha sempre incassato finora, perfino in gare amichevoli di preparazione al campionato. Il modulo è quasi scontato: Erra lavora quasi sempre con un 4-4-2 di stampo simonelliano ed in casi di necessità va a rafforzare la mediana con un terzo centrocampista centrale.

Da mercoledì sta lavorando sull’assetto classico, avendo come punto fermo della mediana Tricarico, calciatore che con Ferraro era finito ai margini. Al suo fianco si stanno alternando l’esperto Camorani ed il ’94 Aufiero.

La scelta finale dipende dalla distribuzione degli under: se gioca Camorani a sinistra va Grimaudo, se gioca Aufiero trova spazio Sica sul versante mancino.