CALCIO VIOLENTO

Epifania di tensioni sui campi: caos a Pontecagnano e Sarno

Sospesa a 10’ dal termine la gara di Prima categoria fra Lavoratese e Atletico Faiano

SALERNO - Tanto carbone nella calza della Befana del calcio dilettantistico salernitano. Anche nell’ultimo weekend, infatti, non sono mancati momenti di tensione e problemi sui campi della provincia che hanno costretto arbitri - ma pure le forze dell’ordine - a un deciso intervento. Al resto, poi, ci penserà il giudice sportivo della Figc Campania che entro giovedì emetterà le sue sentenze dopo aver analizzato i referti. La situazione più calda ieri mattina allo stadio XXIII Giugno 1978 di Pontecagnano Faiano nel corso di Pegaso-Domenico Vassallo, gara valida per il girone B di Terza categoria e vinta dai padroni di casa con il risultato di 3-1. Due calciatori avversari, per motivi che sembrano esulare dalle questioni di campo, hanno dato vita a una lite che ha presto coinvolto anche altre persone. I due sono stati espulsi, così come un altro atleta e l’allenatore della Domenico Vassallo. Il litigio, però, è proseguito nei pressi degli spogliatoi dell’impianto picentino: nella confusione è stata anche rotta una porta d’accesso alla struttura. Il caos generato ha spinto gli addetti del campo a sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine e in particolare dei carabinieri della stazione di Pontecagnano Faiano che, a fine gara, hanno effettuato gli accertamenti del caso riportando la situazione alla calma. Episodio che è arrivato a poche ore di distanza da quanto accaduto a Sarno nel corso di Lavoratese-Atletico Faiano, partita giocata sabato pomeriggio allo stadio Viscardi della località del centro dell’Agro Nocerino e valida per il girone E di Prima categoria. Il match, infatti, è stato sospeso dall’arbitro - il fischietto Alfonso Alfieri di Nola - a dieci minuti dal termine sul risultato di 1-3 per gli ospiti: la contesa si è fermata a causa delle vibranti proteste nei confronti del direttore di gara da parte di calciatori e dirigenti della squadra di casa, rimasta senza tecnico e tre calciatori, tutti allontanati dal fischietto della città dei Gigli.