«Elemento perfetto per la B»

Calori elogia il centrocampista: ha personalità e gran tiro

SALERNO. Ronaldo è arrivato per dare una mano al centrocampo granata. Alessandro Calori ha avuto il piacere di allenarlo a Padova (2010/2011), ne conosce le qualità e soprattutto è sicuro del fatto che il brasiliano possa dare una grande mano. «Ha tutti i mezzi per fare bene in una piazza importante come Salerno».

Che giocatore è Ronaldo?

«E’ un gran centrocampista, me ne accorsi già ai tempi di Mantova. La Salernitana ha azzeccato l’acquisto, Ronaldo è un ottimo regista per la categoria, bravissimo anche sulle punizioni dove i granata potranno contare su un’arma in più».

La sua qualità migliore?

«Sa dettare benissimo i tempi, ha una bella personalità e soprattutto un piede destro col quale può fare quasi quello che vuole. E poi ha un tiro dalla distanza di tutto rispetto».

Difetti?

«Nessuno in particolare, il problema principale è che è reduce da un brutto infortunio. L’anno scorso cominciò benissimo, poi si ruppe e da lì ha giocato pochissimi minuti con la Pro Vercelli, ma stava facendo un’ottima stagione. E’ stato un peccato perché da quel momento si è perso un po’».

Dove esprime il meglio?

«Deve giocare in un centrocampo a tre, il play che si muove davanti alla difesa. Ha un piede educato, sa lanciare in profondità e gioca molto bene anche nello stretto. Deve dettare i tempi della squadra, il suo compito è quello e sono sicuro che ci riuscirà bene».

Come mai non si è riuscito ad affermare ad Empoli?

«Sembrava tra i primi delle gerarchie e invece è stato scavalcato da Diousse e Paredes, altri due giovani assai interessanti. Gli serviva un pizzico di fiducia in più, niente altro, ma sono convinto che ha le qualità e l’età giusta per poter fare ancora il salto di qualità e tornare in palcoscenici migliori».

Lo farebbe già giocare in una partita sentita come il derby?

«Lo vidi a Udine e mi è sembrato che fisicamente sia già pronto.Prima di mandarlo in campo vanno però fatte tante valutazioni, si dovrà vedere se è effettivamente al 100% e soprattutto deve sapersi ambientarsi in fretta al campionato. C’è differenza tra A e B, se sarà bravo ad adattarsi alla cadetteria può essere di fondamentale importanza».

Che gara s’aspetta sabato?

«Sarà tosta per entrambe. L’Avellino vorrà vincere e continuare a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo anche vendicare il ko dell’andata. La Salernitana ha un disperato bisogno di fare punti per risollevarsi in classifica e può essere l’occasione giusta anche per ritrovare il morale. I derby sono sempre partite strane, è impossibile fare pronostici».

Si aspettava di ritrovare la Salernitana così in fondo?

«No. La squadra di certo non manca ma l’obiettivo è sempre stata la salvezza, si deve mantenere la categoria e poi magari incominciare a progettare perché Salerno è una piazza che ha sempre vissuto di calcio e sarebbe un peccato perderla».

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