Il piccolo campione ebolitano Gerardo Lemmo

LA STORIA

Eboli scopre il suo piccolo campione mondiale

A soli sei anni Gerardo Lemmo ha vinto il titolo kickboxing a San Marino

EBOLI. Campione del mondo a soli 6 anni. Tutti i bambini sognano sin da piccoli di salire sul tetto del mondo del loro sport preferito, ma il giovane gladiatore ebolitano, Gerardo Lemmo, ha realizzato davvero questo sogno laureandosi campione del mondo di kickboxing, categoria kick-light, a soli 6 anni e gettando così le basi di un roseo futuro nel mondo del combattimento destando l’attenzione e la sorpresa degli addetti ai lavori e dei personaggi più esperti del settore. Gerardo ha vinto la finalissima tra Italia e Iran fronteggiandosi con avversari anche più grandi di lui verso i quali non ha avuto alcuna sorta di timore.

«È stato un vero e proprio gladiatore – commenta il padre, Alessandro, visibilmente soddisfatto ed emozionato per suo figlio – un risultato fantastico essere campione del mondo a soli 6 anni. Si è allenato tutti i giorni senza sosta dopo essersi qualificato ai mondiali e anche nei momenti in cui era stremato non ha mai mollato, il sacrificio paga sempre. Sono orgoglioso di mio figlio».

La Coppa del Mondo Iaksa (International Amateur Karate Kick Boxing Association) si è svolta nei giorni scorsi nella Repubblica di San Marino con ben 48 paesi partecipanti. A rappresentare l’Italia il team Banzai di Eboli composto, oltre che da Gerardo, dai giovanissimi Antonio Sorrento, Daniel Polyakov, Luca De Francesco, Luca Ruggia, Kouka Marwane, Rosy Dascalu e Antonio De Francesco. Il team è stato gestito e allenato dal maestro Angelo Nigro, anch’egli vincitore di una medaglia d’oro, come ‘Miglior Palestra’ che rende ancora più sensazionale il risultato raggiunto da tutta la squadra. Come se non bastasse, il piccolo Gerardo si è cimentato anche nella categoria ‘semi-contact’, disciplina mai svolta nella sua giovane carriera, classificandosi comunque al terzo posto dopo aver fronteggiato Libano e Russia dimostrando così che evidentemente anche senza un allenamento specifico nel suo sangue scorre la forza di un vero guerriero capace di adattarsi ad ogni situazione.

«Nonostante lui pratichi questo sport solo da un anno – commenta il padre – ho deciso comunque di iscriverlo in una gara da lui mai provata e ha ripagato tutti con questa medaglia di bronzo, che vale come oro essendo una categoria mai approfondita da Gerardo».

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