La curiosità

E Lotito perde contro una cavese

A Capalbio il patron della Salernitana sfida a calcio-balilla una turista e poi l’invita all’Arechi

SALERNO. A Capalbio, la perla della Maremma grossetana balzata agli onori della cronaca perché 16 abitanti hanno presentato un ricorso al Tar per negare l’ospitalità a 50 migranti, è andata in scena pochi giorni fa una lunghissima e avvincente sfida di calcio balilla. «Presidente, stia tranquillo: vinco io». La cavese Anastasia Grimaldi, consulente del lavoro, ha lanciato il guanto di sfida a Claudio Lotito, co-patron della Salernitana, e l’ha battuto. Lotito era in vacanza a Capalbio e dopo cena ha preso d’assalto il tavolo da gioco: ha impugnato le stecche del centrocampo e dell’attacco e ha cominciato a sfidare rivali di calcio balilla. «Tu guardami le spalle, stai in difesa», ha scherzato con l’inseparabile Luca Polce che gli fa da scorta e da autista su e giù per l’Italia, fino all’Arechi.

A pochi metri dalla tavolata presidenziale c’era una coppia di cavesi con alcuni amici. Lotito ha notato l’accento campano e ha chiesto la provenienza degli ospiti. «Siete di Salerno?», ha domandato. La signora Anastasia ha difeso le proprie origini e ha precisato: «No presidente, ci dispiace, noi in verità siamo di Cava de’ Tirreni e di calcio io capisco poco o nulla. Me ne intendo solo di calcio balilla».

Musica per le orecchie del co-patron che al “biliardino”, suo passatempo preferito, non teme rivali. I proprietari del locale hanno messo a disposizione spazio, acqua minerale e sedie. I turisti si sono avvicinati e la partita ha avuto inizio. C Lotito, in abito scuro e camicia bianca, ha scelto di giocare con gli omini di colore azzurro, «perché è meglio così – ha detto – prendo quelli con la maglia della nazionale». Alla signora Anastasia Grimaldi, assistita da una amica, è stato lasciato cavallerescamente l’onere e l’onore di lanciare le palline per sfruttare il primo rimbalzo sulla sponda e il primo colpo dalla metà campo. Lotito era passato in vantaggio ma il derby del calcio balilla è stato poi vinto dalla coppia cavese, di rimonta. «È meglio quando gioco da solo», ha scherzato il co-patron della Salernitana rivolgendosi al compagno di squadra. Sorpreso e accigliato, poco avvezzo alle sconfitte, Lotito ha chiesto di giocare subito la seconda partita per riportare in parità le sorti del lungo derby. Non l’ha ottenuta subito, anzi ne ha approfittato per invitare a Salerno la signora Anastasia, il marito Vincenzo Carleo e i figli. La rivincita si consumerà all’ombra dell’Arechi.

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