E Ginestra dà lezione ai giovani bomber

Ieri ad Eboli l’attaccante ha insegnato tecnica di base agli Allievi. «Servono sacrificio ed umiltà»

SALERNO. In attesa che finisca (domani) la sua lunga squalifica per la testata rifilata a Giuffrida della Vigor Lamezia, l’attaccante granata Ciro Ginestra si è ritemprato ieri insegnando tecnica di base agli Allievi nazionali e regionali della Salernitana. Sul campo-B dello stadio Dirceu di Eboli, “il cobra” ha dispensato consigli preziosi ai cecchini delle giovanili. Ad esempio al bomber Antonio Martiniello: il baby è una macchina da gol, lo allena Nino Belmonte, arriva da Aversa, ha un futuro davanti ma deve abituarsi alle dinamiche del calcio professionistico. La Salernitana punta su di lui, appena sedicenne, e l’ha prelevato da una scuola calcio di Terra di Lavoro. Che ha detto Ginestra ai baby? «Ho ricordato loro che la cosa più importante per un attaccante è l’istinto». Ovviamente non quello che a fine partita spinge ad una reazione spropositata, in replica ad una gravissima offesa ricevuta. Ginestra si riferisce al fiuto per il gol: un attaccante deve “sentire” la porta, deve vivere per il gol, deve dominare l’area di rigore.

«È questa l’arma in più che permette a chi gioca in questo ruolo di sopperire anche a carenze tecniche e di fare la differenza in qualsiasi circostanza», ha commentato l’attaccante della Salernitana al sito ufficiale. Ginestra ha allenato per più di due ore i giovani centravanti delle formazioni giovanili. È stato coadiuvato non solo da Nino Belmonte ma anche da Emanuele Ferraro, quest’ultimo ex centravanti della Salernitana di Lombardi, autore di 29 gol in 86 partite e protagonista della doppietta casalinga nella semifinale d’andata playoff del 2005/06 persa poi contro il Genoa. Con i due mister, Ginestra si è soffermato su movimenti, tecnica e tiri in porta. Felici ed emozionati, i giovani attaccanti granata hanno fatto tesoro dei consigli. «Tutti i calciatori che ho allenato questo pomeriggio hanno grandi qualità, intelligenza e voglia di arrivare a fare cose importanti – ha concluso Ginestra – la strada è lunga ed i compagni di viaggio dovranno essere sacrificio ed umiltà».