E Bonatti allena il gruppo alla rimonta

Il vice del toscano fa disputare partitelle ad handicap nel corso della seduta

SALERNO. Rimontare è esaltante ma essere rimontati dopo una gara da urlo è peggio di una frustata. Sogno e incubo, tenacia e fragilità: la Salernitana è tutto questo, ha un cuore che pulsa e la mente che s’annebbia. Non è facile allenarla alla rimonta - in partita e in classifica - ma è altrettanto arduo, talvolta impresa titanica, abituarla a non soffrire della sindrome da zona Cesarini.- Menichini in allenamento ha citato Boskov: “Finita è quando arbitro fischia tre volte”. Bonatti, il suo vice, s’è invece inventato una specie di gioco a premi, un esercizio con obiettivo contrapposto, una cosa a metà tra la psicologia e lo sport. “I granata sono in vantaggio e i blu devono rimontare. Hanno quattro minuti per riuscirci. Pronti.. via”. Prima di azionare il cronometro, “quattro minuti”, Bonatti ha portato indietro la macchina del tempo, l’ha riparcheggiata all’Arechi. I quattro minuti, rivissuti nella simulazione per abituare a resistere (una squadra) e a ribaltare (l’altra, il secondo spezzone di Salernitana) erano quelli della sfida all’Entella, importanti, andati in malora. Non è la prima volta che la Salernitana riesca a rimontare lo svantaggio. Era già abituata a farlo con Torrente - poi dilapidava pure, esempio eclatante la gara casalinga con la Pro Vercelli - e da quando c’è Menichini l’ha fatto altre quattro volte su cinque gare: con il Pescara all’84’ per il definitivo 2-2 nonostante fosse ridotta prima in dieci uomini e poi in nove, con il Crotone dallo 0-1 all’1-1 in dieci uomini nel finale, a Trapani sebbene in dieci uomini dal 90’, con l’Entella. Rimonta ma poi s'insinua la vecchia tara: non conclude oppure si fa riacciuffare. La sfida ai liguri era la rimonta perfetta fino al 93’: zero espulsioni, gara pareggiata subito e ribaltata all’1 st. Poi la frittata. Era accaduto anche a La Spezia (0-1, 3-1), a Como (0-1, 2-1), con la Pro Vercelli (0-1, 1-1, 1-2). Prima della rimonta di Latina (da 0-2 a 2-2 con doppietta Donnarumma e Coda aprivarchi), frittate a Bari (1-0, 1-1, 2-1), in casa con il Perugia (Franco, poi Ardemagni), clamorosamente a Lanciano (doppio Coda, due volte Piccolo), in casa con il Cesena (Bovo, poi Ciano). Le ultime due rimonte andate a buon fine, cioè concluse con una vittoria, si perdono nella notte dei tempi: prima giornata 3-1 con l'Avellino; quinta giornata 2-1 con la Ternana. (p. t.)