E a Vinovo è festa tricolore durante l’allenamento

Squadra, tecnico e dirigenti hanno accolto in campo il verdetto della capitale Fiumi di spumante anche coi tifosi. Su twitter le prime reazioni: «Scritta la storia»

TORINO. La vittoria della Roma sul Napoli per 1-0 (grazie alla rete di Nainggolan nel finale) ha consegnato lo scudetto alla Juventus seduta in poltrona, o meglio mentre si allenava a Vinovo. Alla presenza del presidente Agnelli, del vice presidente Nedved e del dg Marotta, i bianconeri si sono regolarmente allenati e non hanno seguito in tv la sfida dell’Olimpico. Terminata la seduta, la festa è cominciata immediatamente a Vinovo con giocatori in campo, maglie celebrative nere con la scritta “Campioni 2016” e il numero “34” sulla schiena e quattro bande bianche barrate da una quinta di colore oro sul petto. In realtà gli scudetti, dopo la revoca dei due di Calciopoli, sono 32.

Negli spogliatoi e nelle aree riservate alla squadra tante bottiglie di Ferrari Trento griffate per l’occasione, gli inevitabili smartphone per selfie e video e qualche sigaro (Morata e Zaza ritratti in un tweet sul profilo di Stefano Sturaro e su Instagram dello stesso Morata, ndc.). Si diceva delle bottiglie di ’bollicine” trentine, le stesse che i giocatori hanno voluto condividere con i tifosi arrivati fuori dal centro sportivo di Vinovo: la festa è infatti proseguita insieme alla gente, cantando, saltando e innaffiando i presenti che fin dalla mattina si erano assiepati lungo le transenne che affiancano il cancello di ingresso da dove ogni giorno transitano i giocatori.

Alle 16.54, il club bianconero ha celebrato il quinto tricolore sul proprio profilo Twitter con tanto di hastag “#Hi5story!!!!!” e con un’immagine che immortala l’intera squadra sotto lo scudetto numero 34 e sopra la scritta “We made Hi5tory”.

Anche il tecnico Allegri ha espresso la sua gioia su Twitter: «Dico sempre che si si cresce solo attraverso le difficoltà: riguardo il nostro percorso, sono ancora più orgoglioso!», ha scritto il tecnico livornese. E da Twitter anche le prime parole del presidente Andrea Agnelli, che si è tolto anche un piccolo sassolino contro chi, dopo 12 giornate, dava già per spacciata la Juve: «Tutti pronti a celebrare il nostro funerale. Invece... semplicemente abbiamo scritto la storia! Gruppo infinito... #finoallafine», ha commentato il massimo dirigente bianconero.

Ma al triplice fischio della gara dell’Olimpico, è iniziata anche la festa della gente in città. Per la verità solo in centro perchè nelle altre zone di Torino di clacson non se ne sono praticamente sentiti. Sarà l’abitudine dei tifosi agli scudetti o, forse, la sobrietà di una città che non si lascia mai andare a facile entusiasmo, anche perché al quinto anno consecutivo per gran parte dei sostenitori bianconeri è sembrata ancora una volta “normale amministrazione”. I tifosi juventini si sono riversati soprattutto in piazza San Carlo, una piazza che con il passare dei minuti si è andata via via riempiendosi. Bandiere, sciarpe, sorrisi, cori a favore dei bianconeri e anche di scherno nei confronti del Napoli e delle rivali storiche. Poco prima delle 19 è partito poi un corteo spontaneo di tifosi che da piazza San Carlo si è spostato nell’altra centralissima piazza Castello.