Donnarumma, che rivincita

La Salernitana si gode la vena dell’attaccante e la vitalità del 37enne Pestrin

SALERNO. Quando servono loro hanno già dimostrato di essere pronti a dare tutto quel che hanno: Donnarumma e Pestrin - simboli della “nuova” Salernitana che ha mostrato finalmente gli artigli - hanno finalmente ritrovato il sorriso (ed il campo). Il Menichini bis è iniziato nel loro segno, con un gol per l’attaccante ed una prestazione di spessore del capitano. In vantaggio, poi sotto col risultato ed in termini di uomini, ma sempre viva e lucida - come pochissime volte era capitato nella prima disastrosa parte di stagione - la Salernitana s’è ritrovata in un batter d’occhio due frecce in più nel suo arco. Donnarumma e Pestrin, i migliori in campo di Salernitana-Pescara che ha rivitalizzato un po’ l’ambiente, ha dato una scossa d’adrenalina ai due che da troppo tempo non riuscivano più a scendere in campo quanto avrebbero voluto. Scampoli di minuti per Donnarumma nelle ultime uscite: la solita mossa della disperazione di Torrente che, quando le cose iniziavano a mettersi male, puntava tutto sull’attaccante che ha fatto faville a Teramo solo un anno fa. Al posto di Colombo nel derby con l’Avellino (per gli ultimi 15’), a risultato ormai acquisito col Brescia ed al posto di Zito subito dopo il 2-1 dello Spezia che ha fatto poi definitivamente sprofondare la panchina del cetarese. Troppo poco spazio per chi aveva comunque dimostrato di saperci fare e di avere un bel rapporto con il gol: si sbloccò a Bari e non si fermò per un bel po’. 5 gol consecutivi in 190’: medie impressionanti che non bastarono a convincere Torrente. Perché la continuità nel minutaggio non è mai arrivata e dopo l’ultimo gol (segnato alla Pro Vercelli) quella col Pescara è stata l’unica gara giocata per intero dal talento di Torre Annunziata. Almeno lui gioca, avrà pensato Pestrin dal 27 Dicembre. Eh sì, perché il capitano il campo aveva iniziato a vederlo col binocolo. Dopo l’espulsione contro il Como non aveva mai più giocato, col Pescara ha messo in mostra tutte le qualità del suo repertorio: caratteriali, tattiche e tecniche. Gli è mancato il gol, ma quello per il momento l’ha lasciato a Donnarumma. Si sono ripresi entrambi, per la gioia di Menichini (che intanto cerca nel mercato degli svincolati un difensore) che ha rischiato e sorpreso un po’ tutti. Si attendeva lo stesso undici visto con Brescia e Spezia, il forfait di Gabionetta ha lanciato Donnarumma (che chissà, magari sarebbe sceso in campo lo stesso) e soprattutto Pestrin. Fuori anche Ronaldo - il colpo tanto atteso del mercato invernale - il brasiliano che col suo contratto da 500.000 euro non può comunque sentirsi indispensabile. L’ha fatto già capire Menichini: che dovrà convincere i più scettici (a partire da Lotito, che lo riteneva inadatto fino a pochi mesi fa) e dovrà avviare una rivoluzione. A modo suo l’ha già cominciata: con Pestrin e Donnarumma, ritrovati e rivitalizzati da una cura che dovrà dimostrare d’essere giusta per questa Salernitana. Che non è tornata al successo ma ha fermato una corazzata che negli ultimi mesi aveva distrutto tutto quello che s’era ritrovata davanti. Grazie anche a Donnarumma e Pestrin, pilastri della prima Salernitana del Menichini-bis.