De Rosa, iniezione di fiducia alla Cavese

La tripletta del capitano ha caricato l’intera squadra: «Siamo ottimisti perché finora abbiamo sempre imposto il gioco»

CAVA DE’ TIRRENI. Dopo il successo ottenuto dai biancoblù nel derby con la Gelbison, in casa Cavese cresce la consapevolezza della squadra di mister Agovino di poter recitare un ruolo da protagonista nel campionato di serie D. Questa autostima cresce anche perché domenica Claudio De Rosa ha ripreso a segnare anche su azione, all’ultima palla utile.

Nei quindici minuti finali il capitano ha dato un senso alla propria prestazione insaccando tre palloni (due su calci di rigore), aveva già servito a De Stefano l’assist dell’1-0, ma è andato a segnare al 94’ anche il gol del definitivo 4-1: è soprattutto la terza tripletta che De Rosa segna in carriera, la prima realizzata in casa, tralasciando le nove reti messe nella porta del Licata.

De Rosa è stato ancora decisivo nel dover segnare, ha realizzato 5 gol, ma non ha funzionato ottimamente quella che è un’altra delle sue prerogative, il cross: troppo spesso il pallone andava in alto e non c’era nessuno dell’attacco metelliano pronto a intervenire. «Qualche palla è rimbalzata anche male, non è stato fatto appositamente. Contro la Gelbison i cross sono stati sbagliati, perché l’idea del mister è di farli bassi».

Queste le potenzialità della Cavese secondo De Rosa: «Sono ottimista, perché con le squadre finora incontrate abbiamo tendenzialmente imposto il nostro gioco: sappiamo giocare a calcio. Pian piano vedremo dove potremo arrivare. Quando un giocatore sa quello che si deve fare in partita, riesce a giocare più facilmente. Abbiamo più possesso palla e si vede che lavoriamo duramente».

Forte era la volontà dello staff tecnico di contare anche contro la Gelbison su De Rosa, che ha segnato tre gol pur non essendo al top. «Mi si chiedeva durante la settimana perché facessimo giocare ancora Claudio se era al trenta per cento - aveva confessato il dt Belotti domenica dopo la partita - e ho risposto che senza De Rosa la Cavese non esiste. Claudio ha fatto tre gol, si prende delle pause che sono diventate naturali perché non è più giovanissimo, però è insostituibile. Anche quando non sta bene, si inventa sempre qualcosa di pericoloso per gli avversari».

In vista del derby sul campo della Scafatese, intanto, i tifosi metelliani sono in attesa di sapere se potranno essere presenti alla partita del 19 ottobre: all’indomani della civile protesta di domenica sperano di aver dato un messaggio chiaro alle istituzioni, ma l’ultima parola spetta alla prefettura di Salerno. In questi giorni si saprà qualcosa in merito.

Orlando Savarese

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