De Liguori torna leader e capitano della Nocerina

La squalifica di Bruno gli restituisce la fascia al braccio In casa della Carrarese sarà lui a guidare i compagni

NOCERA INFERIORE. La fascia non è tutto. Si può essere leader anche senza portarla al braccio. Enzo De Liguori capitano lo è stato per un campionato e mezzo. Ora è il vice. Ma sul campo della Carrarese, con Bruno assente, quella fascia passerà di nuovo a lui fin dal fischio iniziale. Ovviamente non si emozionerà. E nemmeno parlerà: manca dalle sala stampa da tempo infinito, una sorta di scelta di campo, anzi di fuori campo, chissà se scaramantica o meno.

Una delle ultime che parlò? Al termine di una delle dolorose sconfitte casalinghe dello scorso inverno cadetto. Lui stava per andarsene altrove e finì per dire che proprio non ce la facevano a reggere il campionato di B così come erano messi all’epoca, cioè con limiti evidenti e rinforzi non ancora arrivati.

Andò a Barletta, parentesi di sei mesi. E la fascia passò ad Alessandro Bruno. Il suo ritorno in rossonero non ha modificato le gerarchie. La fascia è rimasto sul braccio del suo gemello di centrocampo, appunto Bruno, peraltro protagonista di uno splendido campionato personale in B, non sufficiente a tenersi la categoria ma indicativo di valore per il diretto interessato.

D’altra parte chissà perché De Liguori sembrava di passaggio alla Nocerina. Tornato dal prestito ma senza reali certezze, oltre quelle contrattuali, di poter rifar parte dell’organico a tutti gli effetti. In distinta finora è andato col vk accanto alle generalità, da vice pur essendo stato il titolare di cattedra nella straordinaria annata della vittoria in Prima Divisione ed avendo mantenuto successivamente i gradi nel primo tratto di B, nonostante le vicende giudiziarie personali. Nei momenti difficili, gli è sempre stato accanto uno in particolare: il patron Citarella. Anche nel periodo barlettano il rapporto forte è rimasto in vigore.

E lo stesso De Liguori, a scanso di equivoci sorti in precedenza tra lettere anonime e interpretazioni varie, nei ritagli di tempo era solito presentarsi agli allenamenti rossoneri per incoraggiare amici ed ex compagni in lotta per restare in B. Sul campo della Carrarese, sarà leader anche per forma oltre che per sostanza. Se lo merita. Partito con l’arduo compito di rifarsi una “ verginità” a livello ambientale, si è espresso alla grande.

Lui con la fascia ed un paio di mediani giovani in cerca della grande occasione. Il ventenne irpino Manuel Lettieri, cresciuto in casa, aspirerebbe ad una nuova chance. L’ebbe per la prima volta da sedicenne in C2 con Padalino e il suo esordio molosso fu oggetto di reclamo respinto: secondo il Fano non aveva l’età. Auteri forse pensa ad altro e ad altri, lui però continua a sperarci. Invece sarebbe già un traguardo la convocazione o la panchina per un mediano Berretti. Due allenamenti buoni con la prima squadra aprono il cuore alla speranza di esserci: è la piccola storia del diciottenne napoletano Emanuele Aprile: Nereo Rocco a Secondigliano, Mariano Keller e poi Nocerina. Due giovani scudieri ma nella città della squadra che ha il capitano antonomasia, cioè Buffon con Juve e Nazionale, la ribalta sarà per De Liguori, uno che non ha bisogno di essere incoronato leader essendo nei fatti, nella concretezza di ogni momento vissuto a Nocera.

Marco Mattiello

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