L'INTERVISTA

Danilo Iervolino: «Salernitana, non si può più sbagliare»

Il patron dei granata: la salvezza non è dietro l’angolo, ma io ci credo

SALERNO - La Salernitana in mente e nel cuore di Danilo Iervolino. Anche nel giorno in cui di fatto ha acquisito la proprietà del settimanale l’Espresso con la Idi (Investimenti Danilo Iervolino) che lo scorso 31 dicembre ha rilevato il club granata. «Confermo. Sì, è la stessa holding».

Presidente, la Salernitana preoccupa e non manca qualche critica ai giocatori.
Da oggi non bisogna più sbagliare e in ogni partita occorre dare il massimo per centrare vittorie ed ottenere i tre punti. Questo l’obiettivo per salvarci. Con l’Inter non è successo sia per la bravura dell’avversario e perché abbiamo giocato sotto tono».

La salvezza è dietro l’angolo?
No, no. Non sono convinto che la salvezza sia dietro l’angolo, perché è una missione difficilissima. Dobbiamo essere sempre realisti. Però le prossime partite sono fondamentali per capire concretamente le reali possibilità. Sapevamo che era molto difficile, lo sapevamo già. Ce l’abbiamo messa tutta. Abbiamo comprato un poco di giocatori, molti altri li abbiamo presi in prestito con qualche sacrificio perché comunque sono giocatori costosi. Però sapevamo anche che questa era una squadra in difficoltà e che avevamo poco tempo.

Quindi?
Noi la salvezza ce la auguriamo ancora, noi non smetteremo mai di impegnarci al massimo. Anche perché questa è una squadra il cui motto è “Macte Animo” e, pertanto, dobbiamo crederci.

Sabato all’Arechi arriva il Sassuolo. Partita da ultima spiaggia?
Abbiamo una gara fondamentale. Dobbiamo mantenere alto l’entusiasmo, altrimenti facciamo un grave errore. Ora bisogna lasciarsi subito alle spalle questa brutta partita con l’Inter e guardare con entusiasmo alla prossima.

Il direttore sportivo Sabatini in un’intervista proprio a “la Città” ha affermato che il presidente Iervolino ha fatto il massimo e che ogni responsabilità sui risultati è addebitabile unicamente a lui.
Le colpe sono sempre diffuse e distribuite quando le cose non vanno bene. Quindi la colpa non è di un singolo, si vince tutti insieme e si perde tutti insieme. Pertanto dobbiamo stare tutti quanti coesi, non dobbiamo cercare il colpevole e andare avanti.

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