Da Catello ad “Ago”, i Campioni per sempre

L’antologia di Prisco raccoglie quindici racconti di eroi del calcio scomparsi tragicamente

SALERNO. Hanno lasciato un segno nel cuore dei tifosi e ancora oggi vengono ricordati non solo per quello che hanno vinto in campo, ma anche per il carisma e il rigore morale. Sono i “Campioni per sempre”. Che danno il titolo a un’antologia (edizioni Ultra Sport - pp. 192 - euro15,00) di quindici racconti – curata dal 38enne salernitano Fabrizio Prisco, insegnate e giornalista, che attualmente vive e lavora a Sanremo – dedicata agli eroi del calcio scomparsi tragicamente.

Nelle storie si parla di autentiche bandiere come Armando Picchi, Gigi Meroni, Gaetano Scirea, Agostino Di Bartolomei e Gianluca Signorini, di squadre epiche come il Wunderteam di Sindelar, il Grande Torino, l’Inter del “mago” Herrera, la Lazio di Chinaglia, la Juve di Trapattoni, la Roma di Liedholm e il Napoli di Maradona, di miti di provincia come Renato Curi, Erasmo Iacovone, Denis Bergamini e Catello Mari, di guerra e pace, di Sla e di doping, di vittorie esaltanti e di dolorose sconfitte.

La prefazione è di Roberto Beccantini; le illustrazioni sono state realizzate dal giovane artista di Arma di Taggia Marco Manni, studente di Grafica e Illustrazione dell’Accademia di Belle arti di Sanremo.

«L’idea di mettere insieme una serie di racconti di narrativa con il football sullo sfondo – confessa il giovane autore – mi frullava in testa da un bel po’. Prima di trovare il filo che unisse i protagonisti ho letto di tutto. Per affinare lo stile sono partito dai ritratti sudamericani di Osvaldo Soriano: un calcio di atleti improbabili, oscuri portieri, arbitri stralunati e allenatori in pensione».

I racconti non sono delle semplici biografie. Il vero, il verosimile e il falso si fondono negli aneddoti, nei dialoghi e nelle ricostruzioni romanzate. Il filo conduttore di ogni storia è l’amore. L’amore incondizionato per un calcio che non esiste più, per lo sport pulito e per la parola che diventa letteratura anche grazie a una finta di corpo, un gol all’incrocio o un colpo di reni.

«A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo», recita un famoso aforisma di Jim Morrison. Questo libro vuole partire proprio dagli attimi per tratteggiare le gesta di alcune leggende del nostro tempo.