LA SOCIETà

D’Eboli: «Deve essere fatta giustizia»

Il dg si augura la ripetizione della gara, c’è fiducia tra la tifoseria

PAGANI. Attesa spasmodica in casa Paganese: oggi potrebbe essere la volta buona per ribaltare lo 0-3 a tavolino per la gara col Latina. Se lo augura tutta la società azzurrostellata, che da sempre s’è professata estranea a ciò che accadde, sperando di poter rigiocare, per rimanere nei canoni della sportività e legittimità del campionato, come sottolinea il direttore generale D’Eboli: «Se esiste una giustizia sportiva e le regole del calcio non devono essere modificate, creando un clamoroso precedente, ribadiamo che noi come società non abbiamo nessuna responsabilità per la buca che si creò sul terreno. Da quarant’anni si gioca al “Torre” e mai era successo uan cosa del genere. Non capiamo come quell’episodio non debba essere catalogato come eccezionale, come abbiamo più volte sottolineato in questi mesi - continua - le partite si vincono sul campo e non nei tribunali o con le carte bollate. Se ciò avverrà, dopo la ripetizione della gara, saremo i primi a complimentarci col Latina, che a nostro dire ha usato un atteggiamento antisportivo per una calamità naturale, speculandoci. Mentre ci stavamo adoperando per risistemare la buca Pecchia e i dirigenti già pensavano a chiamare gli avvocati per spingere verso la sospensione». Un cauto ottimismo serpeggia a Pagani: «Siamo fiduciosi nella giustizia sportiva affinché sia ribaltata la sentenza di primo grado e si possa, com’è giusto che sia, rigiocare la partita, si parla tanto di lealtà nello sport ma visto come s’è comportato il Latina siamo ancora lontani».

Peppe Nocera