D’Eboli all’attacco «Tutti sotto esame»

Per il dg della Paganese decisiva la gara con la Carrarese «I nostri programmi erano diversi, ora bisogna vincere»

PAGANI. Nemmeno la deludente prestazione con conseguente sconfitta nel derby con la Nocerina che ha rinviato ancora il ritorno alla vittoria - soltanto una nelle ultime undici gare di campionato - ha messo in discussione la panchina di Gianluca Grassadonia che resta al suo posto. La crisi di risultati è figlia di una squadra svuotata mentalmente e priva di un identità di gioco e di soluzioni tattiche adeguate. Leggi, ad esempio, la sostituzione di Lulli, un centrocampista, per l’inserimento di Babù altro attaccante, al fianco dei vari Girardi, Caturano, Tortori e Scarpa creando soltanto confusione, senza un filo logico. Grassadonia incassa così la quarta fiducia della società guidata da Raffaele Trapani, meglio di qualsiasi governo in crisi, dopo le dimissioni presentate nel dopo Andria, Catanzaro, Prato e sempre respinte. Prosegue il lavoro, sperando in una inversione di tendenza. Non è il momento dei bilanci ma al momento, per quello richiesto dalla società in avvio di campionato, e cioè una salvezza tranquilla, i conti non tornano. Le valutazioni a mente fredda dopo l’ennesima delusione arrivano dal direttore generale Cocchino D’Eboli, ancora amareggiato per come è stato gestito il derby: «Non mi aspettavo quell’approccio avuto dalla squadra, sapendo che la Nocerina aveva tanta voglia di rivalsa ed i ragazzi lo sapevano. Poi nel secondo tempo una formazione che sa quel che vuole non può perdere la bussola ma si muove con ordine; invece ho visto una squadra allo sbando, sono deluso dalla prestazione». Domenica prossima intanto si va a rendere visita, per la terza trasferta toscana, alla Carrarese, fanalino di coda del campioanto: «Non importa chi affrontiamo; in questi giorni la società parlerà con la squadra per avere d’ora in poi molti fatti e poche chiacchiere. Carrara deve essere la partita della rinascita; non so come e perché, ma vogliamo la vittoria. È una gara decisiva per il futuro, dove tutti saranno sotto esame». Traspare dalle parole del direttore generale azzurrostellato l’insoddisfazione per risultati che stentano a ritornare: «Non siamo una squadra da playout, non è possibile dopo aver battuto squadre blasonate. Non doveva essere questo il nostro campionato, purtroppo domenica c’era qualche acciaccato oltre all’assenza di Romondini, uno che quando manca s’avverte anche se quando gioca poi viene a volte criticato. La verità è che quando sei in questa situazione di classifica ed i risultati non arrivano, la palla scotta». Poi in riferimento a dei messaggi volgari su twitter, scritti dopo la vittoria, da parte di De Lucia, portiere della Nocerina ed altri calciatori rossoneri, D’Eboli dice: «Mi sorprendono queste frasi espresse da dei professionisti; credo che nel calcio, oltre che a saper perdere, bisogna anche saper vincere e lo dice chi dopo la gara ha fatto i complimenti a Citarella. Peccato, è stata un’occasione persa».

Peppe Nocera

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