Cuore Cavese, la vittoria sul filo di lanaTernana battuta in rimonta al 92'

L’undici di Ammazzalorso riesce a ribaltare il risultato in un finale al cardiopalmo. Girandola di emozioni contro la Ternana che passa in vantaggio ma viene ripresa e perde ad un soffio dalla fine

Otto minuti per cambiare una partita e, forse, anche la stagione. Evitare una sconfitta che sarebbe stata una beffa e centrare un sorpasso che assume i contorni dell’impresa. Pazza Cavese. Costretta a macinare chilometri e divorare energie per mettere sotto una Ternana legnosa e timorosa, orfana di quattro titolari. Ma Ammazzalorso, che recupera Farina ed Ercolano e da’ fiducia dal primo minuto a Giampaolo, non può chiedere di più ad una squadra che ha evidenti problemi offensivi. E in mezzo al campo difetta di fosforo e polmoni, con Riccio che si nasconde perché non ne ha e Alfano costretto a fare gli straordinari. I primi minuti sono tutti di marca cavese che trova un Frezza scatenato sulla corsia destra, capace di vedere il taglio di Giampaolo (14’) e di servirlo solo davanti a Ginestra. La conclusione, strozzata, rotola sul palo ed Ercolano, sulla ribattuta del portiere, manda fuori. Incredibile. Gli umbri, dopo la botta dal limite di De Giorgio (25’) che muore al lato, si fanno vedere grazie ad una invenzione di Di Vicino. Ma Criscuolo è bravo a chiudere lo specchio della porta a Scandurra. Morello ci riprova sugli sviluppi di un angolo (31’), ma la botta è fuori misura. E’ il momento più buio per la Cavese che sbaglia troppo e trova solo una fiammata dal solito Frezza. Il cross per Giampaolo è delizioso (42’), ma la deviazione di testa esalta Ginestra. Nella ripresa i ritmi cambiano, la Ternana è più aggressiva e in mezzo al campo Alfano, ma soprattutto Riccio, spesso perdono i duelli con Danucci e Bussi. Grieco rileva un irritante Giampaolo e Frezza concede l’ultimo acuto (12’), sparando alle stelle da buona posizione. E’ proprio l’ex fantasista irpino a battere una punizione velenosa (16’) sulla quale Tarantino (entrato al posto di Frezza) non ci arriva. La beffa si materializza su angolo (17’). deviazione sul primo palo di Danucci e al centro Pedotti mette dentro l’insperato vantaggio. Una mazzata. Criscuolo deve salvare (22’) uscendo con i piedi fuori dall’area per anticipare Morello. La Cavese sembra alle corde, ma solo perché non riesce a reagire. Grieco è l’unico, in questa fase, a guadagnare metri e lambire il palo su punizione (37’). Il pari nasce da un break di Pierotti che ruba palla sulla destra a Di Vicino e mette dentro un rasoterra che Ercolano devia in rete. Il "Lamberti" esplode e invita la squadra a crederci. E’ una bolgia.
• L’arbitro segnala il recupero e, quando manca ormai una manciata di secondi alla fine, Tarantino batte una punizione. Ercolano sale in cielo e di testa porta tutti in Paradiso.