l’esodo dei tifosi

Cori, calore, esultanza e l’omaggio al Siberiano

Lo stendardo dice tutto: “Amore fuori categoria”. E’ un amore folle, che non si piega neppure al giorno feriale, all’anticipo del sabato voluto per motivi di ordine pubblico. Nel civettuolo impianto...

Lo stendardo dice tutto: “Amore fuori categoria”. E’ un amore folle, che non si piega neppure al giorno feriale, all’anticipo del sabato voluto per motivi di ordine pubblico. Nel civettuolo impianto di Fondi arrivano 1200 cuori granata, propongono una scenografia con i cartoncini, sospingono la Salernitana, quasi la scortano nello stadio alle 13.41, quando il bus della squadra parcheggia nei pressi della tribuna. Quelli del Fondi si riempiono gli occhi, guardano estasiati, fanno foto ricordo. E dicono che «un pubblico così, da queste parti, non s’è mai visto, neppure all’inaugurazione dello stadio, neppure quando il Catanzaro è venuto a fare la festa promozione». La Salernitana fa tutto in fretta : entra in campo famelica, segna due gol alla spicciolata e un centinaio di ritardatari non fa in tempo a godersi la doppietta del “cobra” Ginestra. Che mette in discesa la partita. La Salernitana ha un piede e mezzo in C1 ma il party granata non può ancora andare in scena perché manca all’appello il risultato del Chieti. Però c’è aria di festa e nessuno vuole mancare alla scorpacciata del gol. Non a caso, appollaiati in tribuna ci sono anche gli infortunati: Iannarilli con lo zio e il nonno, Rinaldi con il cognato. Due striscioni per Carmine Rinaldi: “Siberiano Eterno”, scrive la curva per ricordare l’anniversario della sua scomparsa. A fine gara, invasione pacifica in campo di cinque-tifosi-cinque a caccia di souvenir, subito fatti rientrare sugli spalti dalle forze dell’ordine. Poi tutti a casa, già pronti a tirare i piedi al Chieti. Sulla strada per Salerno, caroselli d’auto e clacson a tutta birra. (p.t.)