Coraggio, fantasia e altruismo con la palla ovale

A Pastena è nata “Zona orientale”, la prima squadra di rugby di quartiere. Spazi pubblici per allenarsi

SALERNO. Coraggio, altruismo e fantasia. È vero, quella cantata da De Gregori era una leva calcistica, quella del ’68, ma se un giocatore “si vede” da queste qualità, allora il celebre verso può andare bene anche per i ragazzi della Squadra popolare rugby “Zona orientale” appena formatasi in città. Non sono professionisti i nuovi rugbisti che ora Salerno può annoverare - e quindi il coraggio senza dubbio c’è - alcuni lontani dallo sport da tempo: sono studenti, piccoli imprenditori, disoccupati, artisti, artigiani, tutti di un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, che un bel giorno di febbraio hanno deciso di incontrarsi per mettere su una squadra che potesse rappresentare un unicum in città.

Hanno voluto dare una connotazione politica alla loro formazione - e qui ecco che entra in gioco l'altruismo - perché chi vi fa parte è dichiaratamente antifascista, antirazzista e antisessista: la forma fisica conta poco, il fiato serve, certo, ma se non si sposano questi ideali allora è inutile pensare di entrare in squadra. Infine la fantasia: mancando in città spazi adeguati, e soprattutto gratuiti, per chi vuole fare sport, i ragazzi hanno deciso di sfruttare luoghi pubblici, e in alcuni casi abbandonati, per i loro allenamenti con lo scopo di riappropriarsi e riqualificare il verde pubblico. Parchi e prati sono diventati, infatti, la loro palestra e faccia freddo, piova o ci sia il sole, loro il lunedì, il giovedì e il sabato si incontrano per trascorrere insieme un paio d’ore all'insegna del fair play e del divertimento.

L’idea di creare una squadra “rionale” di rugby, che avesse anche un'impronta sociale, è venuta a Davide Montefusco e Marco Picariello, due membri del comitato “Giù le mani dal porticciolo” che, lasciandosi ispirare proprio dal successo ottenuto dai minicampionati di rugby amatoriale organizzati durante le passate edizioni di “Porticciolo senza frontiere”, hanno deciso di coinvolgere amici e conoscenti, di entrambi i sessi.

Il 7 febbraio scorso, sotto una pioggia torrenziale, è cominciata così l'avventura di venti guerrieri antifascisti che si sono ritrovati nel parco abbandonato di via Vestuti, proprio di fronte al centro sociale Pastena, per iniziare la loro preparazione atletica. Da allora si incontrano ben tre volte a settimana (il giovedì e il sabato, alle 16, nello spazio verde tra i palazzi del quartiere Italia e il lunedì, alle ore 20, al parco Mercatello) e si dicono “quasi” pronti a esordire in campionato il prossimo anno, diventando ufficialmente la terza squadra di rugby della città, dopo quella dell’Arechi e del Salerno rugby.

«Le prove generali potrebbero essere il prossimo 6 e 7 giugno - racconta Daniele Procida, uno dei membri della squadra di cui fanno parte anche quattro ragazze - quando potremmo esordire in un torneo organizzato dal centro sociale Acrobax di Roma che ha una sua squadra di rugby, gli All reds, nata con i nostri stessi obiettivi».

Fiorella Loffredo

©RIPRODUZIONE RISERVATA