COPPA DAVIS Seppi porta l’Italia in semifinale

Tennis: impresa degli azzurri che centrano un risultato storico. Superata (3-2) a Napoli la Gran Bretagna. Dopo il ko nel doppio, Fognini aveva regalato il pari grazie ad uno straordinario successo su Murray

Dopo tre giorni di sofferenza diventata gloria, dopo una domenica di pura esaltazione, l’Italia è in semifinale di Coppa Davis. Seguendo la vittoria strepitosa di Fabio Fognini, che contro Andy Murray ha saputo ricostruire un week-end che sembrava definitivamente crollato in un sabato amarissimo, Andreas Seppi ha concluso l’opera battendo James Ward per 6-4 6-3 6-4 in due ore e 17 minuti, in una fantastica domenica di primavera partenopea. Dal 12 al 14 settembre gli azzurri di Barazzutti si giocheranno fuori casa l’accesso alla finale. Di fronte al mare di Mergellina, con il profilo di Capri in lontananza, la squadra azzurra ha scritto una delle pagine più belle ed emozionanti della sua storia. Seppi è riuscito a completare il capolavoro di Fognini, adempiendo a una responsabilità gigantesca.
La difficoltà dei due incontri non era nemmeno lontanamente comparabile (Ward rimane pur sempre il numero 161 del mondo), ma le circostanze avrebbero messo a dura prova i nervi di chiunque. Seppi invece ha spazzato via tutte le incertezze con una partita solida, in cui ha relegato la tensione ad un ruolo secondario. Il primo set, caratterizzato da ben sette break, è stato fondamentale per sciogliere l’altoatesino: sul 5-4 in suo favore, dopo che per ben tre volte si era fatto recuperare un break di vantaggio da Ward, un breve acquazzone ha permesso all’azzurro di ritrovare la tranquillità necessaria per strappare un altro turno di servizio all’avversario. Da lì fino agli ultimissimi game, la strada è stata in discesa. La tensione si è fatta sentire di nuovo sul 4-1 del quarto set: due break di vantaggio che si sono assottigliati fino al 4-3 e al 5-4. Dopo aver mancato due match point sul 5-3, Seppi è stato eccezionale a trovare un turno di battuta impeccabile, tenuto a 15. Napoli e l’Italia sono ai piedi suoi e di Fognini, autori di un capolavoro.