IL PERSONAGGIO

«Contento a metà, volevo i tre punti»

Guazzo ringrazia Ginestra per l’assist e dedica la rete alla fidanzata

MUGNANO. Ha realizzato il gol del pareggio, ma è contento soltanto a metà. Matteo Guazzo avrebbe voluto conquistare l’intera posta in palio. «Diciamo che sono contento a metà. Soddisfatto per la realizzazione, ma arrabbiato per il risultao. Queste sono partite che bisogna vincere. Ed invece ci ritroviamo a parlare di un pareggio». Un punto conquistato per altro in extremis. «Abbiamo sofferto qualcosina durante la partita, ma alla fine se vediamo le occasioni c’è anche qualcosa da recriminare da parte nostra. Penso all’occasione di Ginestra e prima ancora al rigore negato che mi è sembrato evidentissimo e che purtroppo non ci è stato concesso». Sulla sua incornata, invece. «Dedico il gol alla mia ragazza e alla mia famiglia. Ciro Ginestra è stato bravissimo a mettere dentro quel controcross ed io ho anticipato il difensore, avventandomi sul primo palo. È andata bene. Ma onestamente volevamo qualcosa di più».

Quando gli si fa notare che l’Arzanese ha comunque messo in difficoltà i granata, Guazzo è perentorio. «Noi siamo la Salernitana e dobbiamo abituarci al fatto che chiunque giochi contro di noi da il mille per mille. Adesso dobbiamo solo conquistare questa benedetta vittoria che ancora manca all’appello. Onestamente non mi aspettavo un avvio del genere». L’attaccante preferisce non parlare del cambio in panchina. «Non entro nel merito. Ieri c’era Galderisi e oggi c’è Perrone: a noi tocca solo lavorare». Con il modulo di Perrone, però, Guazzo sembra avere più spazio in zone del campo a lui più congeniali. «Questo è vero - ammette - Dovrei giocare al fianco di Ginestra con la porta più vicina».