SERIE C

Confermato lo stato di agitazione, non si gioca la prima giornata?

Oggi la riunione non ha prodotto alcun risultato significativo

ROMA - L'Aic, a seguito della riunione dei rappresentanti di Lega Pro tenutasi oggi a Milano, conferma lo stato di agitazione della categoria. Motivo della protesta, spiega una nota, la mancata soluzione di alcuni punti, come un tempestivo finanziamento del Fondo di Solidarietà per la copertura degli oneri finanziari straordinari che graveranno sull'ente a seguito della mancata escussione delle fideiussioni depositate ad inizio della scorsa stagione dalle società Messina e Latina, non ammesse oggi - per le ragioni note - ai rispettivi campionati di competenza; fideiussioni che non sono state sostituite dopo il fallimento della compagnia Gable (originario fideiussore); uniformare i criteri di individuazione dei soggetti abilitati al rilascio delle necessarie fideiussioni a garanzia dei pagamenti dei tesserati (contenuti nelle norme per l'iscrizione ai campionati) con quelli previsti per le garanzie fideiussorie atte a garantire l'integrale versamento del saldo negativo delle campagne trasferimenti di ogni singolo club; stabilire fin da subito in modo certo, durevole e immutabile che il controllo Covisoc sul pagamento della mensilità di giugno dall'anno 2018 - e così per le stagioni successive - venga fissato entro la metà di agosto di ciascun anno per le società militanti nei campionati di Serie B e Serie C. L'Aic - conclude - è fermamente convinta della possibilità di poter trovare soluzioni condivise ai problemi della categoria, con un intervento definitivo e risolutorio, anche del Presidente Federale, in modo da permettere il regolare inizio del campionato di Serie C.