«Concretizziamo poco e paghiamo gli errori»

Il tecnico di casa: «Col Messina cambierò modulo tattico». Bocchetti: «Ora servono umiltà e lavoro»

PAGANI. E’ il primo a presentarsi in sala stampa il tecnico della Paganese Stefano Cuoghi, che ha perso il duello delle panchine traballanti con Angelo Gregucci, ma che per il momento resta ancora seduto su quella azzurrostellata. «È un momento difficile perché ad ogni errore, anzi ad ogni cross, subiamo gol. Dobbiamo stare ancora più attenti». Poi annuncia cambiamenti tattici in vista della gara con il Messina di mercoledì: “ Come sempre al termine della gara mi fermo a parlare con il mio staff e stiamo valutando un cambio di modulo. Attualmente, o per condizione fisica o per carenze, gli esterni non sono in grado di supportare il 3-5-2. Proveremo, come abbiamo già fatto in settimana, con il 4-3-3. La prossima gara ravvicinata, quindi, non è un problema».

La Paganese trova soprattutto difficoltà nel cercare la profondità con gli attaccanti: «Facciamo fatica a segnare mentre per i gol che subiamo sono frutto di disattenzioni. Purtroppo viviamo un momento particolare e quindi dobbiamo avere più cattiveria e più grinta».

Poi ammette: «Sapevo che avevamo calciatori che erano stati fermi per mesi e che non avevano svolto la preparazione ma non mi aspettavo tante difficoltà. Anche perché avevamo disputato una buona Coppa Italia, mettendo in mostra un calcio discreto. Forse, ci siamo un po’ tutti illusi di aver trovato subito la quadratura del cerchio. Invece, c’è ancora tanto da lavorare per migliorare l’assetto tattico, evitare le distrazioni che finora ci hanno penalizzato, ed invertire questo trend negativo di risultati che ha caratterizzato l’avvio di stagione della Paganese ».

Cerca di dare spiegazioni alla sconfitta uno dei più esperti della squadra Bocchetti: «Quando si perde è colpa di tutti, quindi è inutile andare andare alla ricerca dei singoli colpevoli. In queste prime quattro gare credo che abbiamo disputato buone gare, anche se non concretizziamo le palle gol che costruiamo. Sulla prima rete della Casertana ci siamo persi una marcatura: è qui che dobbiamo migliorare. Mercoledì rigiochiamo in casa e dopo tre sconfitte chi non se la sente o ha paura può anche cambiare mestiere. Ora servono umiltà e lavoro». (p.n.)

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