Con un tuffo nel blu si ripete la magia del Fiordo di Furore

La 27esima edizione della Mediterranean Cup vinta da un inglese Numeroso ed entusiasta il pubblico sulle barche e sugli scogli

FURORE. L’inglese Blake Aldridge si è aggiudicato la 27esima edizione della Mediterranean Cup-High Diving Championship, precedendo l’asso colombiano Orlando Duque e lo statunitense David Colturi. La manifestazione, che fa parte del Marmeeting, è stata organizzata da Oreste Varese con l’apporto del comune di Furore ed è stata trasmessa in diretta da Rai Sport 1.

Il pubblico assiepato sui natanti a mare, sul ponte che sovrasta il fiordo di Furore e sugli scogli, ha potuto assistere ad un grande spettacolo, favorito anche dal fatto che gli atleti in gara, lanciatisi da una piattaforma a 28 metri d’altezza, hanno aumentato il coefficiente di difficoltà dei tuffi proposti, creando non poche difficoltà alla giuria presieduta da Claudio De Miro e composta da Marco Valerio Polazzo, Renato Rosi, Markus Stuppner e Gustavo Zandanel. È stata ben presto una lotta a quattro con Aldridge, Duque, Colturi e Lobue e l’ha spuntata Aldridge, che ha preso parte alle Olimpiadi di Pechino nella piattaforma da 10 metri sincro insieme con Tom Daley, grazie ad un eccellente secondo tuffo con coefficiente di difficoltà 6.3, ma il colombiano Duque a 39 anni ha dimostrato carattere e classe, meritando l’“High Diving Gold” per la sua pluriennale partecipazione alla Mediterranean Cup di Furore.

Dovrà migliorare, accumulando utile esperienza in futuro, l’unico italiano in gara, Alessandro De Rose, classe ’92, allenato dal campione mondiale Simone Bonelli, vecchia conoscenza dell’High Diving Championship.

«È andato tutto per il verso giusto - ha commentato, visibilmente soddisfatto, Oreste Varese - lo spettacolo offerto dagli atleti è stato apprezzato e l’evento è stato un vero e proprio spot per il Fiordo di Furore che ci ospita da anni. Un grazie sentito al sindaco Ferraioli, a Tommaso Gentile dell’Alicost, alla 30Nodi e agli sponsor che ci hanno supportato. La trasmissione in diretta su Rai Sport 1, con commento del giornalista Gianfranco Coppola, un grande amico del Marmeeting, e del campione di tuffi Tommaso Marconi, significa che la manifestazione è migliorata. Inoltre, è per noi gratificante il fatto che ai prossimi Mondiali di Barcellona, saranno presenti anche i tuffi dalle grandi altezze. Molti degli atleti visti a Furore proveranno a conquistare il titolo iridato in rappresentanza della loro nazione»

Donatella Ferrigno

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