«Con un bomber di razza i granata sono da playoff»

L'ebolitano Belardi, ex portiere di serie A, ora si occupa del settore giovanile «Con la mia scuola calcio abbiamo offerto chance importanti a diversi talenti»

SALERNO. Emanuele Belardi, 37 anni, ebolitano di nascita, una carriera di portiere importante (ha indossato le maglie anche di Juventus, Napoli ed Udinese, ha terminato la sua attività agonistica contribuendo alla salvezza della Reggina. Che, però, non ha avuto l’esito sperato.

Il passato è alle spalle, il futuro cosa le riserva?

«È in arrivo una nomina federale qui in Campania e la cosa mi riempie di orgoglio. Poi c’è la scuola calcio di Eboli, di cui sono presidente, che avrà tutta la mia attenzione. Anche quest’anno siamo riusciti a far emergere qualcuno dei nostri iscritti. Vito Majorino, classe 2000 e Tony Longobardi, classe 2001, stanno provando con la Salernitana. Un altro nostro ex tesserato Giorgio Kevin, classe ’97, è stato convocato nella nazionale di categoria».

Hai accennato alla Salernitana: come giudichi l’organizzazione del settore giovanile granata quest’anno?

«La società di Lotito e Mezzaroma si sta muovendo con grande professionalità. Il ds Fabiani sta facendo bene anche nell'organizzazione delle squadre giovanili. Per fortuna i rapporti con loro sono ottimi».

Ma la scuola calcio Emanuele Belardi può giovarsi anche delle sue conoscenze...

«Ho rapporti con la Juve, ma anche con altre società importanti. Spero che questo possa dare una speranza in più a chi vive nella nostra provincia».

E della prima squadra della Salernitana cosa ne pensa?

«Credo che a Salerno si stia costruendo una grande squadra. Ho molti amici in rosa. Tanto per cominciare c’è Schiavi che ha giocato con me a Pescara. E poi è da sempre un tifoso della Salernitana: a fine allenamenti cantava tutti i cori della Curva Sud. Poi conosco Bovo, ragazzo serio».

Cosa manca a questa squadra?

«Se prendono un bomber di razza, possono ambire tranquillamente ai playoff. Vedo bene Cesena, Bari e Perugia, mentre il Cagliari è già di categoria superiore».

Quanto giova alla nostra provincia avere una squadra in serie B?

«Ci sono più investimenti nel settore giovanile e questo da, sicuramente, buone opportunità alle scuole calcio».

Alfonso Pierro

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