CALCIOPOLI

Combine col Bari, scatta il processo

Davanti alla Disciplinare anche Fusco che rischia un lungo stop

SALERNO. Comincia stamattina a Roma, all’Hotel NH, il processo sportivo sul filone Bari-bis del calcio scommesse. Davanti alla Disciplinare, presidente Artico, sfileranno 33 tesserati che la Procura Federale ha deferito per aver “posto in essere, in concorso tra loro, atti tesi ad alterare lo svolgimento delle gare Bari-Treviso dell’11 maggio 2008 e Salerrnitana-Bari del 23 maggio 2009 con le aggravanti dell’effettiva alterazione di svolgimento e risultato”. Solo il Bari rischia la responsabilità oggettiva. La Salernitana del 2009 è fallita e quindi non ci sono ripercussioni su quella attuale, retta da Lotito. Rischiano grosso, invece, sia Fusco che Ganci. Facevano parte della Salernitana come Cosimo D’Angelo, il cognato di Antonio Lombardi, il team manager che, secondo l’accusa, s’incaricò personalmente di fare e pagare il prezzo della partita. «Fusco attenderà a casa, sereno», dice l’avvocato Chiacchio che lo difende in sede sportiva. Il calciatore della Paganese, capitano della Salernitana all’epoca dei fatti contestati, ha già parlato il 7 marzo in Procura. Incalzato dalle domande degli 007 federali Corona e Squicquero, ammise d’aver partecipato col carabiniere Cosimo D’Angelo all’incontro nei pressi di Bari, in una piazzola della tangenziale, con alcuni giocatori pugliesi, tra i quali Stellini. «Se ho commesso un errore, se ho fatto un’ingenuità, è accaduto per il bene della Salernitana», ha più volte ribadito Fusco.

Che significa? È andato all’incontro ma la partita da vincere, anzi già vinta, non sarebbe diventata pure una bolletta. Posizione precaria, appesa a un filo: (solo) l’omessa denuncia vale una squalifica tra 4 mesi ed un anno, l’illecito (o tentato illecito) produce una pena sanguinosa, non meno di 3 anni e fino a 5. Inoltre l’eventuale pena sportiva rimbalzerebbe nel procedimento penale in piedi a Bari, dove tutti saranno processati per il reato di concorso in frode sportiva. Al Nucleo Investigativo, Lanzafame e Guberti riferirono di aver parlato con Fusco al telefono poi gettato in piscina a Paestum da Guberti e d’aver ricevuto da lui il via libera all’accordo.

Circostanze, quest’ultime, etichettate come falsità e smentite dall’ex granata. «Inizia il processo sportivo ma sarà articolato, va immaginato con la strutturazione di un processo penale - ha detto Chiacchio - prima le istanze istruttorie, poi le eccezioni preliminari, poi potrebbero intervenire terzi interessati». Ad esempio il Vicenza: «Si salverebbe, se il Bari venisse retrocesso. Poi potrebbe esserci la Federconsumatori che s’è spesso inserita nei processi di questo genere, infine prenderà la parola il procuratore federale e verrà esaminata ciascuna delle 33 posizioni. Toccherà al presidente della Disciplinare, Artico, illustrare il modo in cui intenda procedere dando spazio alle difese».