Combine col Bari: Fusco rischia 8 mesi

Domani la sentenza del tribunale sulla frode sportiva. Chiesti 16 mesi per Ganci

BARI. Otto mesi di reclusione e ottomila euro di ammenda: è la pena richiesta per il recordman di presenze granata Luca Fusco (attuale vice di Grassadonia alla Paganese) dal giudice monocratico Domenico Mascolo della Procura della Repubblica di Bari nel processo per la combine di Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, partita che dal punto di vista della giustizia sportiva aveva già portato anni fa ad una penalizzazione per la Salernitana calcio di Antonio Lombardi e alle squalifiche di Fusco e Ganci. Sono 17 gli imputati che rischiano condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione.

Sono quasi tutti ex calciatori, accusati delle due presunte combine dei campionati di B 2007-2008 e 2008-2009, Salernitana-Bari e Bari-Treviso, vendute dai biancorossi – secondo la Procura di Bari – per complessivi 220mila euro. Domani attese le repliche delle difese e la sentenza. Al termine della requisitoria il pm ha infatti chiesto 17 condanne e un’unica assoluzione “per non aver commesso il fatto” nei confronti dell’allora team manager della Salernitana Cosimo D’Angelo, cognato dell’allora presidente granata Antonio Lombardi. Gli imputati sono ex giocatori e dirigenti di Bari, Salernitana e Treviso e il faccendiere del Bari, Iacovelli.

Per Massimo Ganci, all’epoca attaccante granata, è stata chiesta la condanna a 16 mesi di reclusione e 14mila euro di ammenda, per l’ex portiere del Bari e della nazionale belga Gillet un anno e 12mila euro; per tutti gli altri, tra cui l’ex capitano barese ed ex attaccante della Salernitana Caputo (in questo campionato capocannoniere dell’Entella con 17 reti), chieste condanne comprese fra gli otto mesi e 8mila euro di multa ed i sei mesi di reclusione e 6mila euro. La Figc, costituita parte civile, ha chiesto un risarcimento danni non quantificato, con provvisionale da destinare ad attività educative di calcio giovanile. Alcuni tifosi costituitisi parte civile hanno chiesto un risarcimento pari a 5mila euro ciascuno con provvisionale di mille euro «perché lesi nel loro diritto alla passione sportiva». Stando alle indagini dei carabinieri, per far vincere alla Salernitana la gara del 23 maggio 2009 (finita 3-2), Fusco e Ganci avrebbero offerto 150mila euro, 7mila euro a testa, a 14 calciatori del Bari: Masiello, Stellini, Lanzafame, Esposito, Santoni (hanno già patteggiato) e Kutuzov, Parisi, De Vezze, Galasso, Caputo, Gillet, Bianco, Edusei e Guberti.