CALCIO

Colpo Salernitana Preso Mendicino

Il club ingaggia l’attaccante scuola Lazio rinforzando un reparto già da promozione: «Felice di vestire il granata»

«Ho sempre voluto il granata, bisogna riportare Salerno a grandi livelli», dice Ettore Mendicino, fresco d’ingaggio, al sito della Salernitana. Mentre la segreteria telefonica dell’attaccante passato in prestito (allo stipendio contribuisce la Lazio, con la quale ha allungato il contratto) respinge ogni assalto e richiesta d’intervista perché così impone l’etichetta, l’house organ granata annuncia il colpo dopo l’imprimatur da Formello, che arriva con uno scarno comunicato biancoceleste delle ore 13.02. Mendicino voleva la Salernitana ma la Salernitana, all’inizio, lo voleva di meno. C’erano state incomprensioni, l’attaccante l’anno scorso aveva tentennato quando Lotito gli propose Salerno e non a caso, prima di cercar fortuna a Como, era rimasto per qualche mese in stand by. Poi il tempo ha portato consiglio, Mendicino ha saputo giocarsi le sue carte, ha tagliato i ponti col procuratore ed è arrivato fino a Busto Arsizio – sfida d’andata di Supercoppa – per mostrare affetto, vicinanza e fare il tifo per la Salernitana. Da Formentera, in vacanza con Tuia, Iannarilli e Luciani, già sognava Salerno. Poi le tessere del mercato sono andate ad incastro. La Salernitana, che seguiva sotto traccia Agodirin del Latina e flirtava con De Sousa, ha mollato entrambi quando ha notato tentennamenti. Nella notte, Lotito ha definito l’arrivo di Mendicino. «Vi accorgerete del suo valore: a Como impazzivano per lui», fa filtrare la Salernitana che lo prende per rivalutarlo e per avere opzioni in più in attacco. «Posso giocare prima punta, seconda e anche esterno», dice infatti Mendicino. Lotito ha dato a Perrone un ex enfant prodige: Mendicino, classe ’90, era un ragazzino quando la Lazio lo inserì nella lista B della Champions League 2007/08, dandogli la maglia numero 54 e facendogli disputare anche due amichevoli internazionali, contro Liverpool e Porto. Delio Rossi lo fece debuttare in A: scampoli contro la Fiorentina sostituendo Ledesma e poi l’esordio da titolare a Palermo. Fisico possente e colpi spacca partite nel repertorio, Mendicino ha fatto la B a Crotone, Ascoli e Gubbio. In Umbria, impiego a singhiozzo come a Taranto, nell’anno della scalata alla B sfiorata con la squadra di Guazzo. Poi 6 gol a Como. E’ giocatore, usa bene destro e sinistro. «Fa poche volte l’uovo», dicono gli scettici riferendosi alle doti realizzative. La sfida più intrigante sarà trovargli posto e minutaggio in un attacco di cannibali del gol.

Pasquale Tallarino