LA STORIA

Colonia di salernitani a Busto I pizzaioli preparano la sfida

SALERNO. Il cuore batte forte per il granata ma la diplomazia e gli interessi commerciali consigliano di fingersi soprattutto tifosi della Pro Patria. Se potessero, però, “impasterebbero” un bel...

SALERNO. Il cuore batte forte per il granata ma la diplomazia e gli interessi commerciali consigliano di fingersi soprattutto tifosi della Pro Patria. Se potessero, però, “impasterebbero” un bel pari nella finale d’andata della Supercoppa per non sorbirsi “infornate” di sfottò dagli amici che hanno scoperto il doppio gioco. I pizzaioli di Tramonti sono trapiantati a Busto Arsizio da decenni, anzi generazioni. Domenica è di scena la Salernitana e il richiamo del sangue e delle radici è troppo forte, irresistibile: rende speciale la vigilia. La Prealpina, quotidiano di Varese, li ha sondati per un pronostico, un racconto, perché svelassero il retroscena custodito nell’album dei ricordi d’infanzia. «A Busto Arsizio una larga fetta di ristoratori viene dalla Costiera Amalfitana, da Tramonti», spiega orgoglioso Luigi Savino detto Gino. Il ristorante l’ha chiamato Capri e dal papà ha ereditato la passione per la farina e l’arte della pizza. «Io ormai sono bustocco a tutti gli effetti - dice con l’accento lombardo che però tradisce un sorriso beffardo - e domenica, ovviamente, tiferò Pro Patria perché conosco tanti giocatori e tifosi che scelgono di trascorrere con noi le vigilie delle gare importanti, trasformando il ristorante in quartier generale». Il suo locale è spesso frequentato dalla squadra e dal tecnico Aldo Firicano, ex giocatore della Salernitana nel 2001. Molto legato a Salerno e alla costiera è anche Raffaele Generale de “Il Ciclope” di Busto Arsizio. Ogni anno organizza il raduno dei pizzaioli di Tramonti trapiantati al Nord, coinvolgendone almeno una trentina. «Pro e Salernitana sono due squadre in festa - dice - e noi che veniamo da Tramonti abbiamo il cuore diviso a metà. Calcisticamente tifo Milan, però ovviamente sono simpatizzante dei tigrotti e dei granata di Salerno. Speriamo che sia una bella festa e che alla fine vinca il migliore. In fondo per tutti era importante conquistare la vetta in campionato. Nella Supercoppa bisogna solo dare spettacolo e quindi ce lo godiamo in casa nostra». Chi si prepara, invece, a una finale speciale è Thomas Vitagliano, titolare del “Divino” di Olgiate Olona. «In questi giorni ci sono alcuni amici e parenti che stanno arrivando a trovarmi per la gara - racconta - sto immaginando di crearmi una maglietta che sia metà biancoblù e metà della Salernitana. Ho nel cuore anche la Pro Patria però l’avversaria arriva dalla mia terra e io seguo sempre quello che fa. È la mia seconda squadra e credo che non sia da tutti poter celebrare due promozioni in Prima contemporaneamente. Per me è un piccolo sogno che s’avvera in questa annata magica».