«Coda merita la serie A Alfredo, stai più sereno»

L’ex Dino Fava dà i voti all’attacco granata: Rosina rende meglio da trequartista «La squadra dovrebbe stare nella zona playoff. Sannino mi piace e farà bene»

SALERNO. Anche contro la Pro Vercelli sarà gara d’attacco. La Salernitana schiera il tridente pesante, perché l’obiettivo numero uno è vincere a ogni costo. Tutto sulle spalle di Massimo Coda, con Donnarumma alla ricerca del gol perduto e Rosina della posizione più efficace. Ancora una volta sono gli attaccanti a dover fare la differenza. È sempre stato così, in ogni categoria e in ogni campionato. Anche quando a Salerno l'attaccante principale era Dino Fava Passaro.

Fava, qual è il bilancio di questi tre mesi di campionato?

Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più dalla Salernitana. Però quando una squadra non parte con il piede giusto e non riesce a vincere, diventa difficile uscire dalle zone brutte della classifica. Anche perché la piazza comincia a caricare di pressione e ogni partita diventa una finale. A me piace Sannino, lo conosco bene e sono convinto che riuscirà ad aiutare la Salernitana.

Quanto è importante per i granata Massimo Coda?

Tanto. Io sono un grande estimatore di Coda, per me è uno di quei classici giocatori che deve giocare sempre e comunque. Ha colpi eccezionali e credo che possa ancora migliorare, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista strettamente statistico riguardo ai gol. Corre molto e aiuta la squadra, a volte arriva poco lucido sotto porta e questo comporta qualche errore. Ma se riuscisse a fare la doppia fase senza problemi, allora sarebbe sicuramente un attaccante da serie A.

Situazione differente, quella di Donnarumma.

È vero. Anche Donnarumma, a mio avviso, è un ragazzo che ha grandissime qualità. Però a Salerno se un attaccante non fa gol diventa tutto più difficile, altrimenti viene apprezzato come se fosse un eroe. Il consiglio che posso dare a Donnarumma è di stare tranquillo e lavorare durante la settimana. Se fa il suo dovere come ha sempre fatto, sono sicuro che si riuscirà a sbloccare. Altrimenti se cerca il gol ossessivamente non lo troverà. A volte è stato anche fischiato, ma i tifosi sbagliano: non capiscono che così si mette solo pressione al ragazzo. È normale, però, che da Donnarumma ci si aspetta di più.

Le due punte, poi Rosina. Quale è la posizione migliore per lui?

Rosina è un classico trequartista, può fare l’esterno in un attacco a tre però in altri ruoli ha difficoltà. Io credo che schierare tutte e tre le punte non sia molto facile, anzi. Coda e Donnarumma sono due punte pure ed è difficile che una squadra possa permettersi anche il fantasista. Nel calcio di oggi non trovi equilibrio.

In quale attaccante della Salernitana si rivede?

Sicuramente più in Massimo Coda, anche se a me piaceva stare più in area di rigore mentre lui spazia per tutto il fronte d’attacco. Il mio modulo preferito era il 4-3-3, con gli esterni alti capaci di crossare e farmi arrivare tanti palloni. Altro modulo che apprezzo è il 4-4-2, sempre con due esterni larghi ma con una punta più mobile vicino: il rischio del tridente è che se gli esterni si stancano il centravanti resta da solo in attacco.

Quali devono essere gli obiettivi della Salernitana?

Sinceramente sono deluso, la Salernitana deve arrivare almeno a ridosso della zona dei playoff. Non ci sono corazzate, tranne il Verona.

A proposito di Verona. Lei ha lasciato proprio dopo la finale playoff, cinque anni dopo la sfida si è riproposta in B.

Sono stato felice. La gestione Lotito, pur non condividendo alcuni aspetti, ha portato un bilancio attivo e positivo. Non c’è bisogno di fare il paragone con la gestione di Lombardi: solo disastri da quando arrivai io.

Lorenzo Di Domenico

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