IL PROFILO

Chi è Gaetano Miccichè neo presidente della Lega Calcio Serie A?

Banchiere di professione è presidente della Banca IMI

ROMA - Un banchiere che si presta al mondo del calcio per riformarlo. Si potrebbe così riassumere la figura di gaetano Miccihè che è stato votato oggi all'unanimità come presidente della Lega Serie A dai presidenti riuniti in conclave dinanzi al commissario Giovanni Malagò.

Dalla laurea alla Bocconi di Milano al Consiglio di amministrazione di Alitalia, dalla carica di direttore generale di Intesa Sanpaolo a quella di presidente di Banca IMI: Gaetano Miccichè è da oggi il nuovo presidente della Lega di Serie A, un incarico prestigioso ma allo stesso tempo complicato da assolvere visti gli obiettivi che i presidenti e il commissario Giovanni Malagò si sono prefissati per i prossimi mesi e anni.

Manager di lungo corso, con una vasta esperienza soprattutto nel mondo industriale e dell’alta finanza, Miccichè è nato a Palermo il 12 ottobre 1950 in una famiglia agiata della borghesia palermitana. Il padre, Gerlando, era un alto dirigente del Banco di Sicilia. Suo fratello è Gianfranco, politico italiano di Forza Italia. Forte è anche il legame con il mondo del calcio, l'altro fratello Guglielmo, è infatti vice presidente del Palermo di Zamparini.Laureato in giurisprudenza, nel 1984 consegue un Master in Business Administration presso l'Università Bocconi di Milano. Dopo le prime esperienze lavorative in Sicilia, è sul finire degli anni '80 e durante gli anni '90 che Miccichè inizia a farsi largo nel mondo dell’industria e dell’alta finanza attraverso incarichi di prestigio in diverse aziende (Rodriquez, società leader mondiale nel settore della navigazione veloce; Gerolimich - Unione Manifatture, holding di partecipazioni in diversi settori industriali; Santavaleria S.p.A., holding di partecipazioni industriali nei settori chimica e vetro; Olcese S.p.A.).

Nel 2002 entra in Banca Intesa S.p.A., con la responsabilità della direzione large corporate e structured finance e da gennaio 2005 la responsabilità della divisione Corporate. Nel 2007 entra in Intesa Sanpaolo S.p.A. e ricopre il ruolo di responsabile Divisione Corporate & Investment Banking fino ad aprile 2016. Dal 2010 fino al 2016 assume la carica di direttore generale, responsabile della Divisione Corporate e Investment Banking di Intesa Sanpaolo S.p.A. e dal 2013 per 3 anni è membro del Consiglio di Gestione. Parallelamente, dal 2007 al 2015, Miccichè diventa anche amministratore delegato di Banca IMI. Dalla sua scrivania negli uffici di uno dei principali gruppi bancari italiani, guida il rilancio e risolve significative crisi finanziarie di alcuni dei più prestigiosi marchi del made in Italy, da Prada a Fiat, da Ntv a Pirelli, da Autostrade a Piaggio.Proprio la capacità di far dialogare il mondo della finanza e quello dell’industria, hanno aperto a Miccichè le porte dei CdA di aziende strategiche come Alitalia e Telecom. Come Consigliere di Amministrazione in rappresentanza della sua banca, Miccichè ha lavorato alla trattativa con Etihad per una strategia industriale nuova che possa assicurare un futuro alla compagnia di bandiera italiana.

A lungo consigliere di amministrazione di Telecom Italia, dal 2016 è membro del Consiglio di RCS. E’ stato proprio il neo presidente della Lega Serie A a sostenere la scalata di Urbano Cairo alla conquista del gruppo ed è per questo che si dice il suo nome abbia trovato subito un largo consenso fra i presidenti. Ora a 67 anni si rimette in gioco con il difficile compito di rilanciare il calcio italiano e riportarlo, in termini di giro d’affari e fatturato, ai livelli di Liga e Premier League.