GLI AZZURROSTELLATI

«Che delusione il no della Questura»

Amareggiato il patron Trapani: io e Citarella non ci arrenderemo

PAGANI. Dopo la decisione del Casms - derby a porte chiuse e fuori regione - seconda chiusura della Questura di Salerno, tramite una nota, giunta ieri alle due società sulla possibilità di rivedere tale decisione, come ci spiega un amareggiato presidente Raffaele Trapani: «L’altro ieri con Citarella avevamo inviato un telegramma al Prefetto per chiedere un incontro e rivedere la decisione del Casms e portare avanti l’idea della disputa della gara a Nocera coi soli tifosi rossoneri e al ritorno solo con i tifosi azzurrostellati. Abbiamo invece ricevuto una nota nella quale si dice che, pur apprezzando la nostra sensibilità sulla vicenda, si evidenziava la tardiva emissione della richiesta e non ritenendola opportuno, vista le varie criticità in essere». Dunque un nuovo no delle istituzioni che sembrano sorde alle richieste delle società che stanno cercando di far rientrare nei binari della normalità una gara di calcio: «La nostra idea sarebbe una parziale soddisfazione perché le gare vanno disputate con le tifoserie ospiti. Per salvaguardare gli abbonati, i possessori della tessera - spiega Trapani - purtroppo anche non giocando nella sede naturale non si abbattono le difficolta o i rischi, ma questo compete a chi gestisce l’ordine pubblico anche perché le società sono punibili con la responsabilità oggettiva». Le due società non vogliono arrendersi all’idea di non disputare il derby, come quelli di tutt’Italia, nella sede naturale: «Io e Citarella non ci fermeremo, vogliamo coinvolgere anche le due tifoserie. Forse faremo una conferenza stampa, chiederemo il loro parere, li responsabilizzaeremo su tale iniziativa. Comunque condanno quei tifosi della Paganese che hanno provocato il 5 agosto i tafferugli con le forze dell’ordine ma ciò non deve penalizzare un’ intera comunità di sportivi. Mi auguro quindi che come stiamo facendo noi società, come spero facciano le tifoserie e le forze dell’ordine, tutti si assumano le proprie responsabilità per la disputa di una gara che se si dovesse giocare fuori regione, sarebbe una macchia per le città e i club».

Peppe Nocera